Coni, trombe, pere, ipersfera... confusione

From: Marco Monti <marcomonti84.1_at_NOSPAM.it>
Date: Tue, 25 Aug 2009 11:16:24 +0200

A livello di curiosit� ho letto Dal Big Bang ai Buchi Neri di hawking.
Siate clementi se le sparo grosse, ma vorrei capire se ci posso capire
qualcosa e con quali ulteriori strumenti divulgativi, oltre al fatto che
lo stesso Hawking ammette che molte delle sue proposte di studio non
sono assolutamente verificabili sperimentalmente (vale a dire che non
sono, o non sarebbero, scienza).
Nella singolarit�, scrive Hawking, non esiste il tempo ma una quarta
dimensione dello spazio.
Domando: non � che la singolarit� sar� ancora l� da qualche parte nello
spazio e per noi � semplicemente impossibile individuarla puntualmente?
L'universo visibile (nel senso di "rilevabile" con tutte le moderne
tecnologie) � tutto l'universo? E siamo sicurissimi che si espande?
Leggendo, tra tutte le forme visionarie dell'universo e rappresentabili
per noi comuni mortali, mi � venuta in mente una sorta di "iper-pera"
dove nel picciuolo ho immaginato la singolarit� che ha fornito spazio in
tutte le direzioni, e dove il "tempo di evoluzione" dell'universo ha
direzione e verso a partire dal picciuolo seguendo il torsolo.
Se la radiazione di fondo a microonde � l'unico indizio o residuo
costante e omogeneo che possiamo rilevare degli inizi, quindi della
singolarit�, la prima mi andrebbe a posto diffusa nella polpa e nella
buccia, mentre le galassie passeggiano sulla buccia della iper-pera. La
"pera" pu� aver terminato il proprio accrescimento, ma a noi sembra che
si espanda perch� in effetti le galassie si muovono su questa
iper-superficie della buccia trasmettendoci il red-shift e l'illusione
che la pera/universo continui ad espandersi.
Boh... Scusate. Grazie a chi vorr� indicarmi qualche lettura pi� semplice.
Received on Tue Aug 25 2009 - 11:16:24 CEST

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