Re: Dalla Gaia Scienza versione televisiva

From: Soviet_Mario <Soviet_at_MIR.CCCP>
Date: Mon, 24 Aug 2009 15:09:49 +0200

popinga ha scritto:
> Soviet_Mario ha scritto:
>
>
>>> Ma i numeri di cosa?
>
>> sono perplesso ... ma ritento ugualmente, perch� varie volte
>> mi hanno detto che mi spiego equinamente.
>
>
> Secondo me vi siete capiti bene,

ah, bene :-)

> solo che non la pensate allo stesso modo,
> tutto qui :)

si questo mi era chiaro

>
> La scienza non � democratica, direi per sua natura, e dunque non � neanche
> tenuta ad esserlo. Non ho capito se questa � una cosa che condividete
> oppure no

io lo condivido pienamente, ed era anche quanto sosteneva l'
imputato Tozzi :-) Quindi siamo ancora entro il minimo
comune multiplo della discussione

CUT

> Personalmente trovo abbastanza normale che le opinioni scientifiche
> dominanti (cio� ufficiali) vengano divulgate dai canali di informazione
> ordinaria pi� diretta (es. Studio Aperto (SA), Eva3000 etc.).
> Non che lo trovi giusto, ma non scandalizziamoci adesso per una prassi
> consolidata in secoli di civilt� occidentale :)

io onestamente, che pure non sono lettore, e parlo in gran
parte per semplici sviste, non so manco in che misura la
massa mediatica di infimo rango (citi Eva3000) ed il gossip
in genere, diano ampio risalto alla scienza dominante. Mi
pare che pi� che altro amplifichino a dismisura bufale,
paranoie, parapsicologia e superstizione varia. Di
comunificazione scientifica di massa ne conosco pochissima.
C'� giusto qualcosa per radio, su Moebiust, Fahreneit, Quark
in tv .... poi altra roba che si autochiama scienza, finisce
a parlare di little green men, cerchi nel grano, scie
chimiche nei cieli e puttanate varie

>
> Sullo specifico, sono con abbastanza d'accordo con Aleph.
> In un programma di approfondimento scientifico con annesso dibattito
> (insomma qualcosa che pretenda un filo di pi� di SA) sarebbe ridicolo
> mettersi a rispettare le proporzioni in nome di una supposta
> democraticit�.

Ma infatti ! Io non parlavo di esigenze di democraticit�,
quanto di RAPPRESENTATIVITA'. Parlavo di distorsione dello
status reale per via di scelte faziose a monte.

> Le alte proporzioni beneficiano gi� di lauti "premi di maggioranza" in non
> poche sedi (SA).

Dici ? Puo essere ... ammetto di non possedere pi� la TV dal
2002, e salvo rarissime cose che guardo a casa d'altri, in
effetti non ho pi� titolo di parlarne. Potrebbe essere che
in sette anni si sia verificato un miglioramento nella
comunicazione scientifica.

>
> Eppoi, non potendo invitare 100 ospiti a botta, magari ne inviti due.
> Ma se sono entrambi d'accordo su tutto poi di cosa dibatti ?

Di niente. Ti limiti a spiegare alla gente che ascolta quali
pensi siano i problemi. Forse la penso cos� perch� condivido
la necessit� di sensibilizzare l'opinione pubblica a, che
so, risparmio energetico o riduzione degli imballaggi,
piuttosto che non avere uno che ti dice di fare cos� e
l'altro che ti spiega che secondo lui non � dimostrato che
stai facendo un danno. Molto banale, ma non divago oltre

>
> D'altronde avete scelto un caso particolare, ripartibile in due categorie
> (favorevoli/contrari).

Si, vero ... Come tutte le discussioni che sfociano in
crociate, sono male impostate a priori. Ci sono due mondi di
interessi distinti che confliggono, la discussione nei modi
della scienza � ormai relegata in accademia, il resto del
mondo � campo di battaglia

> In generale sulle questioni aperte della scienza
> possono esserci varie teorie e proposte in gioco. Non si pu� dare la parola
> a tutti, ma non � bello neanche ascoltare una sola campana.
> Insomma, bisogna anche fare delle scelte.

Eh, 'mfatti. Mi pareva una scelta faziosa. Era tutto l�

> In una trasmissione ideale, con un pubblico ideale, il conduttore dovrebbe
> avere il potere (e annesse responsabilit�) di invitare chi gli pare e
> nelle
> proporzioni che vuole.
>
> Dovrebbe anche avere la preparazione giusta per effettuare tale selta. Ma
> non esageriamo.

Ok, in una risposta anch'essa "ideale", annuisco :-)

>
> Infine dovrebbe poi essere il pubblico a decidere.

Sar� per quello che va forte il nuovo Enrico Ruggeri con
Misteri. Ne ho ascoltato 10' in cui un'americana raccontava
e documentava che degli alieni l'avevano usata per indagini
e a fini sessuali. Poi ho chiesto se si poteva girare.

> Non solo a decidere nel merito delle questioni dibattute, ma anche se il
> la trasmissione vale la pena di essere visto o meno.
> Cio�: se inviti solo cialtroni, oppure dai al tuo programma una linea poco
> rispettosa delle reali problematiche scientifiche, allora dovresti pagarne
> le conseguenze anche in termini di audience.

... e invece ...

> Ma il problema allora, forse, � pi� complicato di cos�: � l'assenza di una
> una corretta cultura di base e di un reale interesse verso le questioni
> scienfiche (da diffondere/infondere a scuola prima ancora che nei talk
> show).

Per� � un peccato. In passato la TV insegn� a tanti
semianalfabeti a capire l'italiano corretto piuttosto che il
solo dialetto, cosa in cui aveva fallito la scuola. Non
diche che sia giusto surrogare, solo che sia un'occasione
sprecata al pari di tante.

Ricordo ancora di una vacanza in Croazia nel 2000. Era un
paese di morti di fame, ma la ragazzina fruttivendola del
campeggio, con la terza media, parlava un inglese pi� fluido
del mio (magari meno corretto), e io mi sorprendevo. Poi ho
capito quando su Hrvatsky-I (equivalente alla nostra prima
rete nazionale) in prima serata mandavano film in lingua
originale (inglese o persino tedesco). Sono, come dicevi,
scelte. Alla fine qualche effetto producono, nel bene o nel
male.

ciao
Soviet
Received on Mon Aug 24 2009 - 15:09:49 CEST

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