Tommaso Russo ha scritto:
> Non e' lo spazio che si contrae. Sono i segnali luminosi usati per
> misurare la distanza fra i due oggetti ad avere la stessa velocita'
> nei due sistemi di riferimento. Lo "spazio vuoto fra i due oggetti"
> (la loro distanza) viene misurato, sia con una foto che con altri
> esperimenti realizzabili, con segnali luminosi, e il risultato e'
> diverso nei due sistemi di riferimento. Se fosse lo stesso, varrebbe
> la composizione galileiana delle velocita', la velocita' dei segnali
> luminosi non sarebbe la stessa nei due sistemi di riferimento, e in
> almeno uno dei due le equazioni di Maxwell risulterebbero false.
Io non la metterei cosi'.
Farei notare invece due cose:
a) occorre dare una definizione di lunghezza (che non e'
necessariamnte la stessa cosa di un procedimento di misura)
b) dato che nella definizione einsteiniana inteviene la simultaneita'
di due eventi, occorre anche stabilire una sincronizzazione degli
orologi posti in luoghi diversi di uno stesso riferimento.
Se si usa la sincronizzazione standard di Einstein (che fa uso
dell'invarianza e del'isotropia della velocita' della luce) allora ne
risulta la contrazione.
Che non e' ne' la contrazione di oggetti materiali, ne' una misteriosa
contrazione dello spazio...
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Elio Fabri
Received on Thu Jul 23 2009 - 21:28:44 CEST