On 17 Giu, 11:00, Enrico SMARGIASSI <smargia..._at_ts.infn.it> wrote:
> > anche un fotone poco energetico (com'�, ad esempio, quello
> > delle onde radio) scarica un suo impulso (piccolissimo quanto si
> > vuole, ma diverso da zero).
>
> Si', certo.
Bene, mi resta da chiarire quale sia il numero dei fotoni.
Se i fotoni fossero palline, basterebbe contarli uno ad uno, per
sapere quanti sono.
Ci� non � possibile, quindi bisogna usare metodi meno diretti.
Un sistema � quello di contare i click del rivelatore, ogni click �
un fotone in pi�.
Ma ci� presuppone che ci sia una corrispondenza biunivoca tra i due,
cio� che ad ogni fotone corrisponda uno (e solo uno) scatto.
Purtroppo, per quanto il rivelatore si costruisca sensibile, ci
saranno sempre fotoni con energia insufficiente per attivarlo.
Di contro, non potremmo mai essere certi che un solo click sia stato
provocato da un fotone singolo, e non, invece, da pi� fotoni.
Anche la rivelazione con uno schermo sensibile avr� le stesse
difficolt�: ci saranno sempre fotoni che non sono in grado di lasciare
un segno e nessuno ci pu� garantire che un eventuale puntino sulla
lastra sia stato impresso da un singolo fotone (invece che da pi�
fotoni).
In altre parole, il numero dei fotoni presenti in un luogo, potremo
stimarli su una base statistica, ma senza mai avere la certezza di
quanti siano effettivamente.
E' cos�?
Luigi.
Received on Thu Jun 18 2009 - 13:22:42 CEST
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