Re: onde elettromagnetiche

From: Govny <govonid_at_tin.it>
Date: Thu, 11 Jun 2009 17:35:17 +0200

"BlueRay" <blupanther_at_alice.it> ha scritto nel messaggio
news:74a90010-26cd-449c-8324-86aa6fe10c14_at_z5g2000vba.googlegroups.com...
> On 26 Mag, 20:53, "Govny" <govo..._at_tin.it> wrote:
>> leggo spesso sui libri di testo che le onde elettromagnetiche si formano
>> in
>> quanto un variazione del campo magnetico genera un campo elettrico
>> variabile,
>
> Questo e' errato. Una variazione di campo magnetico genera un campo
> elettrico, che non e' necessariamente variabile: la circuitazione di E
> (la f.e.m.) e' uguale alla derivata temporale del flusso di B; questo
> significa che se (a superficie concatenata costante) B varia
> linearmente nel tempo, la cicuitazione di E e' costante e quindi E non
> varia. Per avere una variazione di E il campo B deve variare nel tempo
> con una potenza superiore ad 1: B(t) = a_0 + a_1*t + a_2*t^2 +...
>
> Se la legge fosse quadratica, ad esempio, la derivata temporale e
> quindi il campo E dipenderebbe dal tempo linearmente. A questo punto
> pero', la variazione del campo elettrico E sarebbe di nuovo costante e
> genererebbe un campo B costante che a sua volta genererebbe un campo E
> nullo (la derivata di una costante e' zero) quindi l'onda si
> propagherebbe molto poco (quanto non lo so).
>
> Se invece la legge e' del tipo B(t) = sin(wt) oppure cos(wt) o serie
> di tali termini, derivando successivamente non si ottiene mai zero e
> l'onda si propaga per sempre (se non fosse per l'attenuazione con la
> distanza ecc.)

quindi mi sembra di capire che � come dico io, non basta che B vari ma �
necessario che vari in un "certo" modo!

ps
mi piacerebbe sapere perch� sul mio newsreader ho letto questa risposta, ma
non ho mai visto pubblicata la mia domanda.
Received on Thu Jun 11 2009 - 17:35:17 CEST

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