Re: Una riflessione sul concetto di energia
Elio Fabri wrote:
....
> Purtroppo ci vorra' un po' di pazienza: ci ho lavorato ma non ho
> finito, e posso solo sperare di farcela prima del 21, quando mi
> prendero' due settimane di vacanza (si fa per dire: comunque non saro'
> a Pisa e lavorero' a un altro progetto che chissa' se vedra' mai la
> fine...).
>
Non ho fretta :-)
Nel frattempo, posso aggiungere una citazione (stavolta con nome e
cognome):
"Non e' facile darne [dell' energia] una definizione semplice e
precisa, perche' e' un concetto molto astratto che attraversa fenomeni
estremamente diversi tra loro (per esempio, la caduta d' acqua da un
lago di montagna e il funzionamento di una lavatrice).
Intuitivamente possiamo pensare al' energia come a qualcosa che si
trasforma continuamente e che puo' essere utilizzato per compiere
lavori utili(sollevare, spostare, riscaldare, raffreddare). Qualcosa che
e' immagazzinato in ogni sistema (nella benzina, ma anche in una massa
di acqua che si trova in una posizione elevata o in un oggetto che si
muove velocemente) e che cambia facilmente forma, conservandosi
globalmente d modo che si usa dire "L' energia non si crea ne' si
distrugge".
....
E dopo varie pagine in cui si definisce il lavoro di una forza costante
parallela allo spostamento, lavoro motore e resistente, lavoro di una
forza costante, differenza tra fatica e lavoro, lavoro di una forza
variabile, forze conservative e dissipative, potenza, finalmente si
ricava con un esempio che (1/2)mv^2 e' uguale al lavoro necessario per
var acquisire ad un corpo la velocita' v.
A questo punto si dice:
"La ragione del nome "energia cinetica" sta nel fatto che la massa m,
muovendosi a velocita' v, ha la *capacita' di compiere un lavoro*
[asterischi miei] che e' proprio uguale a (1/2)mv^2."
A questo punto, fermo restando che personalmente penso che anche in
questo discorso ci siano molte cose che potrebbero essere salvate(ma
anche tante che butterei) mi piacerebbe sapere che ne pensi tu. A me da'
l' impressione che dopo aver fatto funambolismi per non dirlo, alla
fine l' autore non ne possa piu' e usi la solita "capacita' di far
lavoro". E allora avre preferito che la usasse fin dall' inizo ma
definendo chiaramente i termini impiegati.
Giorgio
P.S. Dimenticavo. La citazione viene dalla quinta edizione del Corso di
Fisica di U. Amaldi (vol. 1).
Received on Tue Jun 09 2009 - 00:37:04 CEST
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