alvinlovi80_at_gmail.com 10:14, mercoledì 31 gennaio 2018:
>
> stavo leggendo "The art of computer programming" (vol.2) e ho
> dei dubbi sul test chi-quadrato
sapevo chi-quadro ma va bene
> applicato alla verifica dei numeri randomici.
sapevo numeri casuali
> Premetto che non sono nè un matematico nè un fisico:
> correggetemi pure se dico inesattezze.
>
> Il test del chi-quadrato serve a comparare due distribuzioni
> di probabilità (in soldoni): per la verifica del PRNG la
> "comparazione" viene effettuata con una gaussiana.
Il *confronto* è tra due distribuzioni statistiche.
(comparazione non mi piace )
> E' stata scelta la gaussiana come riferimento in quanto è la
> distribuzione di probabilità che meglio descrive la
> probabilità di ottenere un risultato dopo n osservazioni
> (tipico esempio è il lancio del dado).
Per n abbastanza grande.
> Il libro dice che se il risultato ottenuto dal chi-quadrato è
> elevato, i risultati ottenuti non possono essere considerati
> randomici
casuali
> (la loro distribuzione è troppo differente rispetto a quella
> gaussiana).
> Tuttavia dice anche che in numeri non possono essere
> considerati randomici se il risultato del chi-squared test è
> molto basso: non capisco il perchè.
Beh, un sospetto viene sia quando uno centra troppi bersagli
sia quando ne centra troppo pochi...
> Ottenere dal test un risultato molto basso vuol dire che la
> distribuzione osservata è paragonabile ad una gaussiana:
> questo non dovrebbe essere il risultato ottimale? Il libro
> giustifica dicendo che in tal caso la probabilità di ottenere
> un risultato è prevedibile: perchè? Grazie
Non conosco il libro, mi spiace (ho solo il I volume)
--
E-S °¿°
Ho plonkato tutti quelli che postano da Google Groups!
Qui è Usenet, non è il Web!
Received on Tue Feb 06 2018 - 22:28:08 CET