Re: esperimento di interferometria con microonde

From: Casimiro <fa.mosca_at_yahoo.it>
Date: Wed, 29 Apr 2009 00:00:15 -0700 (PDT)

On 22 Apr, 13:16, Casimiro <fa.mo..._at_yahoo.it> wrote:
> dopo una vita intera di ricerca in laboratorio Rai questo � il mio
> contributo alla Fisica:
> dalla pag. 41 a 43.
>
> http://viewer.zmags.com/publication/657c1927

Ad integrazione dell'articolo che � forzatamente breve aggiungo alcune
 CONTROPROVE

- l'obbiezione sulla frequenza instabile � stata la mia
primissima preoccupazione. Per sincerarmi che la frequenza rimanesse
costante , non fidandomi del contatore interno - che magari aveva lo
stesso riferimento del generatore-, ho messo un prescaler : 8 che
alimenta un contatore esterno a 10 MHz. LA FREQUENZA RIMANE FISSA!

- sgombrato quel dubbio l'altro dubbio era che fosse semplicemente il
discriminatore ad alterare la frequenza centrale, magari per la
"contrazione di Lorentz". Se fosse questa la causa capovolgendo la
guida (assieme al generatore) avrei dovuto riscontrare la stessa
variazione: invece � di segno opposto. Quindi esclusi generatore e
discriminatore restava solo la lunghezza d'onda. Questa, se fosse vera
la costanza della velocit� di propagazione , avrebbe dovuto restare
costante, e quindi la lunghezza d'onda avrebbe dovuto essere c/f,
quindi costante. Invece varia. Ma se varia la lunghezza d'onda allora
un percorso di pi� lunghezze d'onda dovrebbe avere un effetto
cumulativo.

Quindi ho realizzato diverse guide, una di 10 cm, una di 1 metro, ed
una lunga 5 metri ( l'ho realizzata a cerchio).

Con lo stesso discriminatore di fase ho fatto la misura: la deviazione
� risultata proporzionale alla lunghezza: 50 KHz al picco delle 15.30
per 10 cm, 500KHz per 1 metro, 2.500 KHz per 5 metri.

Simili variazioni APPARENTI di frequenza sarebbero ben visibili con
ben due contatori!

-Quindi � la lunghezza d'onda che varia, non la frequenza.
-Quindi � la velocit� di propagazione che varia.
-Quindi siamo di fronte ad un effetto doppler, quello cercato invano
con la luce!
-Ma siamo di fronte anche ad una modifica dovuta alla gravit�. Anche
questa fa variare la fase , restando la proporzionalit� con la
lunghezza della guida.
-Ma siamo di fronte anche ad un'inattesa inerzia (il tempo che
richiede
la variazione di fase per rispondere ad una variazione di
inclinazione: circa un'ora).

 Il che farebbe presupporre che vi siano ben DUE ETERI,
-uno con una massa che viene catturato dalla gravit� e che, seguendone
le variazioni
fa variare la velocit� di propagazione,
- l'altro senza massa, immobile nello spazio assoluto, responsabile
del doppler, CHE AD UNA CERTA ORA SI NOTA EFFETTIVAMENTE. Ma
dev'essere estremamente rarefatto per cui il doppler si verifica con
tanto
ritardo .
E' solo una mia ipotesi...
Received on Wed Apr 29 2009 - 09:00:15 CEST

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