"Franco" <inewd_at_hotmail.com> ha scritto nel messaggio
> On 10/7/2012 16:30, Giovanni1958 wrote:
>> Vorrei conoscere come � stata determinata inizialmente la frequenza di
[...]
>
> Dipende dal periodo storico cui fai riferimento, se guardi le esperienze
> di Herz oppure cose piu` recenti. Ovviamente qualcosa di calibrato serve.
> Ad esempio potrebbe servire una unita` di lunghezza per misurare la
> distanza fra i ventri o i nodi di risonanza dei fili di Lecher.
Grazie Franco,
l'esperienza dei "fili di Lecher" risponde in parte al mio quesito e
comunque ho letto diversi documenti che rendono molto intrigante tale
esperimento.
I miei dubbi di base restano poich�, anche in detto esperimento, il
parametro frequenza deve essere noto a priori.
Per meglio chiarire: partendo da una corda tesa e sufficientemente lunga,
posso farla oscillare e visivamente contare i nodi o ventri e dividendoli
per la distanza calcolare la frequenza di oscillazione. Variando la
lunghezza della corda posso facilmente verificare la diretta dipendenza tra
lunghezza della corda e frequenza successivamente posso estrapolare e
ricavare matematicamente frequenze di oscillazione di corde che emettono
note udibili ma non verificabili visivamente. Da qui posso crearmi dei
campioni/riferimenti quali es. il diapason e tramite il fenomeno del
battimento/interferenza posso dire di padroneggiare le onde acustiche.
Nel passare alle onde radio e similmente nel onde luminose o l'oscillazione
di un elettrone, mi manca il punto di partenza, ovvero non posso estrapolare
l'esperienza acustica.
Probabilmente lo strumento/esperimento di base per la determinazione delle
frequenze � il reticolo di diffrazione ma forse esiste un esperimento pi�
semplice all'origine di detta determinazione.
Ciao
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http://www.voip-info.org/wiki/view/Asterisk+tips+wake-Up+and+Reminder
Received on Thu Oct 11 2012 - 02:52:08 CEST