Re: Fluidi in movimento e pressione

From: <arianefour_at_gmail.com>
Date: Thu, 30 Apr 2009 09:34:02 -0700 (PDT)

On 24 Apr, 21:49, Elio Fabri <elio.fa..._at_tiscali.it> wrote:
> El Che ha scritto:> Forse non sosno stato chiaro. Volevo dire: a livello microscopico,
> > cosa succede?
>
> Per capire il teorema di Bernoulli la prima cosa da fare e' di
> enunciarlo al rovescio: invece di dire che la pressione diminuisce
> dove la velocit'a aumenta, dire che la pressione e' maggiore dove la
> velocita' e' minore.
> Allora si capisce subito: se il fluido deve passare da una velocita'
> piu' bassa a una piu' alta, qualcuno lo deve spingere, e c'e' solo
> disponibile la differenza di pressione.
> Quindi la pressione a monte deve essere maggiore di quella a valle.
>
> Se vuoi una spiegazione microscopica, devi precisare che modello
> di fluido consideri.
> Per es. in un gas, se non cambia la temperatura, l'unico modo di avere
> una pressione maggiore e' di avere maggiore la densita'.
> Ossia il gas *si addensa* a monte della regione dove sta accelerando.
>
> Se pensi invece a un liquido, il meccanismo della pressione e'
> diverso: non sono semplicemnte gli urti delle molecole, ma anche
> interazioni fra molecole piu' o meno vicine.
> Ma e' la stessa cosa: anche se la densita' non sara' sensibilmente
> diversa, il liquido dovra' addensarsi a monte, quel tanto che basta
> perche' le molecole si spingano di piu' tra loro.
>
> --
> Elio Fabri

La densit� non � "sensibilmente diversa" manco nel gas, se valgono le
ipotesi di Bernoulli "classico". Quant'� l'aumento di densit�
percentuale per un flusso d'aria a TPS a 30 m/s che rallenta a 20 m/s?
Bassino, eh? E stiamo parlando di un venticello che passa da 108 a 72
km/h.

arianefour
Received on Thu Apr 30 2009 - 18:34:02 CEST

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