Maurizio Frigeni ha scritto:
> Luciano Buggio <buggiol_at_libero.it> wrote:
> > Una decina di anni fa mi capit� tra le mani un vecchio numero de "Le
> > Scienze", forse proprio degli anni settanta del secolo scorso, quando la
> > rivista era seria (numero che in ottemperanza ad una inflessibile legge di
> > Murphy non riesco pi� a rintracciare) in cui appariva un articolo della
> > Rubin
> Procurati i DVD che contengono tutte "Le Scienze" dal 1968 al 2008. Ho
> controllato adesso e ci sono 2 articoli della Rubin: uno del 1973 e
> l'altro del 1983. Te li ho messi qui:
> http://www.webalice.it/maurizio.frigeni/Rubin_1973.pdf
> http://www.webalice.it/maurizio.frigeni/Rubin_1983.pdf
> Non si leggono troppo bene ma pi� grande di cos� non si possono
> stampare: se trovi i DVD li potrai vedere meglio.
Ti ringrazio di cuore.
Quello cui mi riferisco sono le figure di pag. 55 (la terza dell'articolo).
Non serve ingrandire, perch� (stranemente) del dettaglio che mi interessa
vera Rubin non parla nel testo.
Le figure invece si leggono benissimo.
Vedete quell'ondulazione, resa cui puntini in grassetto, nel grafico delle
velocit� radiali della galasia spirale trattata?
Ebbene � questo il problema.
Perch� nessuno ne ha poi pi� parlato (la stessa Rubin, ripeto, non ne
parla.
Non � strano?
Come si spiegano quelle variazioni locali della velocit�, in corripondenza
dello spessore di ciascun braccio?
E, soprattutto, come mai le braccia della galassia non si sono alla lunga
disperse e diluite nello spazio, a seguito delle diverse velocit� delle
stelle e dei materiali che le compongono, a seconda della loro distanza
dalla linea longitudinale mediana?
Come si spiega?
Luciano Buggio.
> Maurizio
--
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Received on Fri May 01 2009 - 09:59:03 CEST