Re: [forse OT] Miniere

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it>
Date: Fri, 06 Mar 2009 21:41:31 +0100

EF ha scritto:
> Chiedo scusa dell'argomento, se OT.
In effetti e' abbastanza OT, nel senso che le persone piu' qualificate
a rispondere sono chimici o geologi, o magari geochimici :)
Pero' provo a dire qualcosa, un po' come sfida intellettuale, e un po'
perche' hai le mie stesse iniziali :-))
Tieni pero' presente che potrei anche dire cose sbagliate, perche'
le mie conoscenze in materia sono molto primitive.
Vuol dire che altri potranno correggermi.

> Mi sono sempre chiesto come abbiano potuto formarsi le miniere di un
> determinato minerale.
Cominciamo con una cosa che non richiede ne' fisica ne' chimica ma
solo lingua italiana: quelle di cui tu chiedi non sono le miniere, che
sono gli scavi prodotti dall'uomo per estrarre i minerali. Se mai sono
i _giacimenti_ o i _filoni_.

> Se la Terra si � formata da un protoplasma iniziale di atomi diversi,
Brrr... "protoplasma"?
Questa e' una parola oggi in disuso, che usavano i biologi per
intendere la materia interna a una cellula.
Non c'entra proprio un tubo...

La Terra come tutti i pianeti e anche le stelle si e' formata da un
aggregato di gas e polveri, legate gravitazionalmente e
prograssivamente condensatesi in una massa inizialmente calda e
indifferenziata (che e' l'idea che ti preme).

> Come si giustificano quelle concentrazioni di determinati elementi,
> oro, argento, uranio..., che chiamiamo miniere o depositi?
E' vero che inizialmente questa condensazione era piuttosto omogenea,
salvo la separazione tra elementi piu' pesanti (Fe, Ni) al centro,
elementi mediamente leggeri (es. Al, Si) piu' in alto ed elementi
volatili (soprattutto H, poi C, N, O) alla superficie.

Pero' gli elementi volatili sono sfuggiti presto a causa del
riscaldamento solare dai pianeti piu' vicini al Sole (da Marte in qua)
mentre resistono da Giove in poi.

Restando alla Terra, il successivo raffreddamento ha prodotto una
"crosta" solida ma leggera, che galleggia su un fondo fluido (magma).
Pero' la situazione non e' in equilibrio: il magma e' sede di moti
convettivi, per cui della materia calda risale fino alla crosta, in
certi punti la spacca ed esce.
La crosta a sua volta e' fatta di parti solide che scorrono, si
staccano o si fondono tra loro (la famosa "tettonica a zolle").
Ci sono dunque continui processi in cui della materia si scalda, si
raffredda, per poi magari scaldarsi e fondere di nuovo...

In queste condizioni durante un raffreddamento ad es. i composti a
piu' alto punto di fusione solidificano prima e si separano dalla
massa fusa.
Possono poi contare le diverse variazioni locali di abbondanza dei
vari elementi, che hanno all'inizio origine causale, ma si possono
rafforzare appunto per la separazione frazionata di elementi e
composti diversi.
E' questa (credo) l'origine dei depositi di metalli pesanti e di molti
minerali ad alto punto di fusione.

Poi entra in gioco un altro fattore potente di separazione: l'acqua.
Questa scioglie certi sali quando e' calda e magari ad alta acidita'
(CO2 in soluzione). Poi col raffreddamento e la separazione del CO2 i
sali disciolti si depositano, lontano da dove erano stati presi.
Altre volte bacini acquei possono evaporare, lasciando in situ i sali
disciolti, che erano stati trasportati dai fiumi.
Esempi: depositi di salgemma, di gesso, penso anche di zolfo.

E qui mi fermo...
-- 
Elio Fabri
Received on Fri Mar 06 2009 - 21:41:31 CET

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Fri Nov 08 2024 - 05:10:04 CET