Re: Enrico SMARGIASSI ha scritto:
On 22 Feb, 22:44, "Bruno Cocciaro" <b.cocci..._at_comeg.it> wrote:
> "Valter Moretti" <vmoret..._at_hotmail.com> wrote in message
> Questo mostra che la sincronizzazione standard *non e'* l'unica per la quale
> ordinamento causale e ordinamento temporale coincidono (anche rimanendo
> nell'ipotesi che non esistano segnali superluminali).
Ciao, mi pare che ci siamo fraintesi, io dicevo che, volendo usare il
tuo parametro, K=0 � l'unica a fare quello che dici sopra
ma l'unicit� � subordinata al fatto di assumere il principio di
relativit� (come lo interpreto io): cio� K deve anche essere lo
stesso per tutti i sistemi di riferimento inerziali. Non credo che tu
riesca ad avere lo stesso K per tutti, eccetto nel caso in cui K=0.
O mi sbaglio? Inoltre chredo che ci siano possibilit� ancora pi�
grandi di quella di un parametro. Una volta ci avevo pensato a fondo e
mi pareva che
addirittura la libert� che si pu� avere, per definire una procedura di
sincronizzazione compatibile con il potulato della velocit� costante
sul percorso chiuso
� addirittura una funzione (continua) su R^3 a valori in R.
>
> Lungo la strada che porta a compimento la discesa del tempo dall'olimpo
> dell' a priori, Reichenbach compie un grande passo quando riconosce che il
> valore K=0 non ha alcun privilegio particolare (cioe' che il "tempo" che
> deriva dalla sincronizzaizone standard non ha alcun particolare privilegio
> fisico), ma, a mio avviso, lo compie ancora piu' grande quando riconosce (mi
> pare sia lui a riconoscerlo per primo, oppure, come dicevo, e' stato
> Grunbaum) che le limitazioni -1<K<1 non hanno ragione di essere cioe'
> riconosce, in maniera piu' o meno implicita, che ordinamento causale e
> ordinamento temporale sono due ordinamenti diversi: uno ha valenza fisica,
> l'altro no. E' a questo punto che finalmente il tempo completa la propria
> discesa dall'olimpo dell' a priori.
Scusa, ma non capisco perch� ti impunti tanto, a me tutta questa
storia della convenzionalit� della sincronizzazione
e del fatto che l'unico contenuto fisico falsificabile sia quello
della velocit� sul percorso chiuso, mi � sempre sembrata
abbastanza straightforward (anche se lo ammetto ci ho riflettuto
davvero con cura, mettendo i puntini sulle i
dopo averne discusso con te) Lessi Reichenbach tantissimi anni
(forse ero addiritura ancora alle superiori)
fa e trovai certe cose abbastanza circolari ed inconcludenti, anche se
su questo punto mi sembrava avesse le idee molto
chiare.
La causalit� non c'entra con la convenzionalit� dell'ordinamento
temporale e la struttura del cono di luce riguarda solo
la causalit�, anche se appare nella sua forma simmetrica assumendo la
sincronizzazione alla Einstein e questo
causa fraintendimenti.
> Ehh, questo e' ancora un altro punto.
> Ed e' il centro del nostro disaccordo (il resto direi che siano piu' o meno
> quisquilie).
> E' il punto che ritengo di aver imparato da Elio in quei post del 2003 che
> citavo nel recente post del 13/2 su free.isf.
> Avrai forse notato che l'osservazione che aveva appena fatto da Elio (11/2)
> era stata abbastanza enigmatica.
>
> In ogni caso io ancora non ho capito in cosa sbaglierei nell'interpretare
> quegli interventi di Elio alla maniera che ricordavo nel post appena citato.
> Che sarebbe, a mio avviso, la maniera di intepretare il principio di
> relativita' secondo quanto detto da Galileo.
Magari quando ho tempo ne discutiamo ancora, ma mi parevano punti di
vista davvero
inconciliabili.
Ciao, Valter
Received on Sun Feb 22 2009 - 23:50:17 CET
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