Re: Enrico SMARGIASSI ha scritto:

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Sun, 22 Feb 2009 22:44:26 +0100

"Valter Moretti" <vmoretti2_at_hotmail.com> wrote in message
news:65cddd24-ac50-425c-9e3d-3200b12fd87a_at_u38g2000yqe.googlegroups.com...

> A parte il fatto che
> ciascuno delle procedure a cui ho fatto riferimento, diversa da quella
> del one-way, inserisce una qualche scelta
> arbitraria che non ha ragione fisica (per il momento almeno), mentre
> il postulato one-way non fa alcuna
> scelta e rimane nel caso pi� simmetrico possibile.

Beh, dipende da come la si vuol vedere. Il postulato one-way fa la scelta
K=0 (vedi dopo). Certo, se uno K "non lo vede" (cioe' se non vede che sta
comunque operando una scelta), puo' dire che il "postulato one-way" non fa
alcuna scelta mentre altre sincronizzazioni operano una qualche scelta, ad
esempio K=1/2.

> Non � per� tutta la storia.
> E su quest'ultimo punto io e te, Bruno, non concordiamo. Il postulato
> one-way � l'UNICO delle scelte
> possibili che metta d'accordo la causalit� con la cronologia, nel
> momento in cui si assumi il principio
> di relativit�.

Su questo punto in passato, se ben ricordo, eri sempre stato cauto. Ed avevo
sempre evitato di affrontarlo perche' non ero sicurissimo di cosa ne pensavo
io (forse anche perche' non ero sicurissimo di aver capito per bene il tuo
punto di vista). Prima ripeto il punto in parole mie per accertarmi che e'
proprio di quello che stai parlando (cioe' ripeto quello che io ho capito
essere il tuo punto di vista sull'argomento in esame).
Il punto e':
*fra le varie possibili sincronizzazioni solo la standard da' luogo ad un
ordinamento temporale uguale all'ordinamento causale*.
Tu aggiungi "posto che si assuma il principio di relativita'". Come sai io
ho un'altra idea del principio di relativita' (cioe' io ritengo che il PR
non vieti l'esistenza di riferimenti privilegiati), ma non e' questo che si
discute qui. Mettiamola allora cosi':
(*) posto che non esista alcun riferimento privilegiato (quindi posto che
non esista alcun segnale superluminale), fra le varie possibili
sincronizzazioni solo la standard da' luogo ad un ordinamento temporale
uguale all'ordinamento causale.

Dunque, se ho esposto bene il tuo punto di vista, allora io discordo. Cioe'
mi pare che si possa dimostrare che la (*) e' sbagliata. Di piu', nel
riconoscere che la (*) e' sbagliata si va a toccare un interessante punto
che ha avuto un certo rilievo nella storia del dibattito sulla
convenzionalita' della simultaneita'.
Ma andiamo per ordine.

Einstein sincronizza secondo la
tB = tA + (xB-xA)/c.
Il fascio di luce parte da A all'istante tA e torna in A, dopo riflessione
in B, all'istante 2(xB-xA)/c (e questo e' un fatto fisico, l'orologio fisso
in A misura proprio l'intervallo di tempo 2(xB-xA)/c fra la partenza del
fascio e il suo ritorno).
Einstein, come detto, sceglie di settare l'orologio fisso in B all'istante
tA+(xB-xA)/c nel momento in cui il fascio arriva in B.
Reichenbach dice che si puo' anche sincronizzare secondo la
tB = tA + (xB-xA)/c + K (xB-xA)/c
dove K e' una costante numerica qualsiasi e, inizialmente, aggiunge anche
che si deve porre la condizione
-1<K<1
per preservare la causalita' o la cronologia, o qualcos'altro che non
ricordo. In sostanza inizialmente Reichenbach dice che non c'e' piena
liberta' nella scelta del parametro K. Dico "inizialmente" perche' mi pare
che Reichenbach in seguito si sia corretto, o forse il primo a correggere
tale punto e' stato Grunbaum, non ricordo. Di certo oggi ogni
convenzionalista considerebbe un grave errore porre limitazioni a K.

I motivi per i quali Reichenbach impose le limitazioni -1<K<1 sono
ricavabili abbastanza semplicemente. Poniamo di sincronizzare secondo un
qualsiasi K tale che -1<K<1. Se due eventi E1 ed E2 sono legati causalmente,
essendo E1 la causa ed E2 l'effetto, si avra' sempre che l'istante associato
ad E1 e' minore dell'istante associato ad E2.
Questo avviene per *ogni* valore di K compreso fra -1 e 1. In generale K e'
un vettore e quanto detto avviene per ogni vettore K tale che |K|<1.

Questo mostra che la sincronizzazione standard *non e'* l'unica per la quale
ordinamento causale e ordinamento temporale coincidono (anche rimanendo
nell'ipotesi che non esistano segnali superluminali).

Lungo la strada che porta a compimento la discesa del tempo dall'olimpo
dell' a priori, Reichenbach compie un grande passo quando riconosce che il
valore K=0 non ha alcun privilegio particolare (cioe' che il "tempo" che
deriva dalla sincronizzaizone standard non ha alcun particolare privilegio
fisico), ma, a mio avviso, lo compie ancora piu' grande quando riconosce (mi
pare sia lui a riconoscerlo per primo, oppure, come dicevo, e' stato
Grunbaum) che le limitazioni -1<K<1 non hanno ragione di essere cioe'
riconosce, in maniera piu' o meno implicita, che ordinamento causale e
ordinamento temporale sono due ordinamenti diversi: uno ha valenza fisica,
l'altro no. E' a questo punto che finalmente il tempo completa la propria
discesa dall'olimpo dell' a priori.

Ad ogni modo, il punto che stiamo discutendo noi, sempre nell'ipotesi che io
abbia ben interpretato il tuo pensiero, non riguarda tutto questo.
Riguarda il fatto che la scelta K=0 non e' l'unica per la quale ordinamento
temporale e ordinamento causale coincidono. E questo Reichenbach lo ha detto
prima ancora di correggersi togliendo le limitazioni suddette.

> Lo so che tu su questo non sei d'accordo, ma a mio
> parere � perch� la tua interpretazione del
> principio di relativit� non � fisicamente corretta (e ti assicuro,
> anche se questo non � un argomento di fisica,
> che diciamo che il 95% dei fisici la pensa come me).

Ehh, questo e' ancora un altro punto.
Ed e' il centro del nostro disaccordo (il resto direi che siano piu' o meno
quisquilie).
E' il punto che ritengo di aver imparato da Elio in quei post del 2003 che
citavo nel recente post del 13/2 su free.isf.
Avrai forse notato che l'osservazione che aveva appena fatto da Elio (11/2)
era stata abbastanza enigmatica.

In ogni caso io ancora non ho capito in cosa sbaglierei nell'interpretare
quegli interventi di Elio alla maniera che ricordavo nel post appena citato.
Che sarebbe, a mio avviso, la maniera di intepretare il principio di
relativita' secondo quanto detto da Galileo.

> Ciao, Valter

Ciao.
-- 
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Sun Feb 22 2009 - 22:44:26 CET

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