Re: interessante problema di magnetostatica: senso fisico di un integrale non assolutamente convergente

From: Enrico SMARGIASSI <smargiassi_at_ts.infn.it>
Date: Sat, 21 Feb 2009 16:43:29 +0100

Bruno Cocciaro wrote:

> Quella dipendenza ci dice
> fra l'altro che non e' possibile associare alcun significato fisico
> all'integrale esteso a tutto lo spazio.

Questo non lo sappiamo: il caso della costante di Madelung (somma di una
serie condizionatamente convergente, eppure dotata di un preciso
significato fisico) e' indicativo.

> No, non e' la scelta logica, non lo e' perche' *in questo caso* quella
> scelta e' priva di senso.

Ancora: non lo sappiamo. Tra l'altro, il problema "integrale di B su
tutto lo spazio" e' mal posto solo nel caso di campi con componente
dipolare. Insomma, mi sembra che tutrgga delle conclusioni un po'
affrettate.

> A me pare del tutto evidente che, per poter "associare l'integrale di B col
> mu" si deve *necessariamente* tenere conto "dell'apparato di misura che si
> usa" (cioe' della regione sulla quale si integra).

A me pare evidente che se hai bisogno di considerare l'apparato di
misura per avere un risultato preciso (il che puo' essere in questo
caso, ma non e' detto - vedi sopra) allora tale risultoto non puo'
rappresentare una proprieta' intrinseca dell'oggetto, ma un qualcosa che
coinvolge sia l'oggetto che l'apparato stesso. Ma forse diciamop la
stessa cosa in modi diversi?

> Non e' questo il caso della misura in esame: il valore dell'integrale
> *dipende* da *come* diventa grande la regione sulla quale si integra. Ed e'
> proprio in quella dipendenza che si deve necessariamente cercare il "senso
> fisico" di quell'integrale.

Ti rimando a Madelung, piu' sopra.
Received on Sat Feb 21 2009 - 16:43:29 CET

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