Il 25/02/2018 14.22, Wakinian Tanka ha scritto:
> io mi chiedo, più semplicemente, come si fa una misura di quantità di
> moto su un elettrone libero
In tanti modi, immagino, ad es. si può usare un
selettore di velocità:
https://en.wikipedia.org/wiki/Wien_filter
> Infatti: noi conosciamo solo posizione e quantità di moto, che sono
> due estremi di una rosa infinita di possibili grandezze fisiche
> (quelle il cui operatore ha come autostato uno stato del sistema);
Stiamo trascurando lo spin.
> come pretendiamo di conoscere lo stato di un sistema fisico con solo
> quelle 2 se ne ha infinite?
Una volta stabilito per un dato sistema fisico un
insieme completo di osservabili compatibili allora
la misura contemporanea di queste osservabili
determina completamente lo stato del sistema;
che poi in generale non sia possibile conoscere
lo stato di un sistema _prima_ di una misura è
un fatto intrinseco alla natura...
> Nel senso: con quale pretesa attribuiamo
> /al sistema fisico quantistico/ una "mancanza" (di determinatezza)
> quando invece la "mancanza" sta solo nella nostra ignoranza?
Forse non ho ben capito l'obiezione, ma ad es.
l'esperimento delle 2 fenditure si spiega solo
se si suppone che le particelle che hanno
attraversato le fenditure si trovino in una
sovrapposizione di stati, e quindi abbiano
una posizione indeterminata prima di incidere
sul rivelatore.
Cioè, nei casi più semplici come quello citato
sopra è possibile preparare ripetutamente un
sistema in modo opportuno (con un cannone
elettronico o un laser) e ripetendo le misure
sul sistema si può determinare quale sia il
suo stato quantistico iniziale, in altri casi
si possono fare considerazioni statistiche,
in casi più complessi si rinuncia a descrivere
il sistema in termini quantomeccanici, non
credo che si possa stabilire lo stato quantistico
puro di un sistema complesso come un corpo
umano...
Ciao
--
Giorgio Bibbiani
(mail non letta)
Received on Mon Feb 26 2018 - 07:00:14 CET