20/02/2018 ore 23:06
Quanto segue non è probabilmente ricompreso nella MQ ma la devo scrivere perché la sento come forte intuizione.
Consideriamo una particella elementare come un elettrone, in assenza di campi di forze (e quindi di interazioni) nel vuoto, cioè libera. In meccanica classica, posizione, x e quantità di moto, p, sono sufficienti per descriverne lo stato, quindi (a meno delle 3 componenti spaziali) soltanto 2 grandezze fisiche; in ogni stato della particella entrambe sono perfettamente definite.
La situazione in MQ è molto più ricca, variegata. Mi spiego.
Consideriamo uno stato della particella in cui la posizione x è perfettamente definita, allora la p è completamente indefinita, chiamiamolo |x> (se la notazione è errata fatemelo notare) ed uno stato in cui, viceversa, è perfettamente determinata p ed indeterminata x, chiamiamolo |p>.
La MQ ci dice allora (correggetemi se non è così) che sono possibili anche tutti gli altri stati c_1|x> + c_2|p> in cui, dato che c_1, c_2 :=0, nè la posizione x nè la quantità di moto p sono perfettamente determinati.
Ecco l'idea intuitiva: questo stato corrisponde AD UNA NUOVA GRANDEZZA FISICA, PERFETTAMENTE DETERMINATA!
La si potrebbe chiamare (c_1,c_2) oppure (1,c_2/c_1) o (c_1/c_2,1) o in altri modi. Evidentemente ci sarebbero oo^1 tali grandezze fisiche, di cui (c_1,0) e (c_2,0), ovvero x perfettamente determinata e p perfettamente determinata sono soltanto 2 dei casi possibili.
Esiste uno strumento di misura/apparato sperimentale che, interagendo con la particella nello stato c_1|x> + c_2|p>, fornisca in uscita ancora quello stato, ovvero: è possibile definire una osservabile il cui operatore associato abbia c_1|x> + c_2|p> come autostato?
Ripeto che tutto questo, con grande probabilità, non è ricompreso nella MQ attuale, sono solo considerazioni intuitive, sto eventualmente cercando una possibile modifica di una parte della MQ, quindi siate... magnanimi ;-)
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Wakinian Tanka
Received on Tue Feb 20 2018 - 23:05:48 CET