Re: Ma questa invarianza per riflessione ...

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Sun, 8 Feb 2009 15:57:50 +0100

"Elio Fabri" <elio.fabri_at_tiscali.it> wrote in message
news:6v69isFij2jqU2_at_mid.individual.net...

> Insomma, adesso non ti bastano i tachioni, vuoi pure i monopoli :-))

:-) ma sui monopoli di sicuro non mi impunto come sui tachioni. Perche' le
interazioni deboli (per quanto io non ne sappia pressoche' niente) non mi
paiono inaccettabili come mi pare l'interpretazione ortodossa della MQ.

> Seriamente, se uno si mette in questo atteggiamento, mi pare che si
> castri qualunque possibilita' doi coatruire una teoria, perche' di
> cose che potrebbero esistere e non sappiamo se esistano ce ne sono
> infinite (lo sapeva pure Amleto, ricordi? :-) ).

Ah beh certo! Ed e' esattamente per questo che, osservata una stranezza,
l'atteggiamento corretto a me parrebbe quello di proporre le ipotesi
maggiormente credibili. Naturalmente la credibilita' di un'ipotesi non
potra' mai essere oggettiva. Il punto e' che a me pare che sia maggiormente
credibile proporre l'esistenza di cariche magnetiche (qualcosa tipo "Come
mai, visto che le equazioni di Maxwell non le vietano, queste cariche
magnetiche non si vedono?" cosi', alla prima occasione, uno dice "Ahhh
eccole, finalmente vengono fuori queste cariche magnetiche!") piuttosto che
proporre l'esistenza di un nuovo tipo di interazione che non ha mai dato in
precedenza alcuna evidenza.

> Viceversa uno dice: l'elettromagnetisco funziona benissimo cosi' in
> un'infinita' di casi, e non si capisce come mai questi fantomatici
> monopoli magnetici dovrebbero restare sempre nascosti.
> Invece i fenomeni che creano problemi con la parita' hanno la
> caratteristica di essere tutti mediati dallinterazione debole. Dunque
> e' ragionevole concentrarsi li'.

Elio, io non e' che voglia particolarmente insistere su una questione che
conosco molto per sommi capi. Semplicemente non ho ancora capito perche' non
si potrebbe dire "i fenomeni che creano problemi con la parita' hanno la
caratteristica di essere tutti mediati da particelle a carica magnetica non
nulla".
Se la risposta e' "Forse si potrebbe dire, ma cosi' si castrerebbe qualunque
possibilita' di costruire una teoria" io replicherei che prima di costruire
una qualsiasi nuova teoria a me pare opportuno vagliare le possibilita' che
hanno le vecchie teorie (insomma, il discorso sulla credibilita' delle
diverse ipotesi fatto sopra).

Poi, io di questi fenomeni che creano problemi con la parita' proprio non so
pressoche' niente. Provo a mettermi nei panni di chi veniva per la prima
volta a conoscenza dell'esistenza di problemi simili. Ora io non e' che so
proprio benissimo come sono andate le cose, ma di fronte al solo esperimento
di Wu a me parrebbe decisamente spropositato pensare a un nuovo tipo di
interazione mai osservata prima. Cioe', essendoci una teoria gia' pronta (le
eq. di Maxwell) che potrebbe spiegare gli esiti di quell'esperimento
semplicemente ipotizzando l'esistenza di particelle mai viste prima (i
monopoli magnetici) a me parrebbe il caso di non scomodare ipotetiche nuove
interazioni (almeno non in prima istanza).

In breve, l'ipotesi di esistenza di particelle di carica magnetica non nulla
e me pare decisamente meno pesante dell'ipotesi di esistenza di un nuovo
tipo di interazioni. Ed e' proprio per questo che, a mio avviso,
quell'ipotesi si dovrebbe preferire in prima istanza.

Poi come sia andata il resto della storia non lo so, dopo l'esperimento di
Wu ce ne saranno stati altri e puo' darsi benissimo che l'ipotesi di cariche
magnetiche non nulle, quando anche fosse stata fatta, non sarebbe stata
sufficientemente "articolata" per poter spiegare le evidenze sperimentali.
Bene, solo a quel punto a me sarebbe sembrato opportuno accettare l'idea che
si rendeva necessaria una ipotesi piu' pesante della semplice esistenza
delle cariche magnetiche non nulle (come l'ipotesi di un nuovo tipo di
interazioni).
Anche di fronte al solo esperimento di Wu, puo' darsi che l'analisi
*quantitativa* dei dati sperimentali, messa a confronto con le equazioni di
Mawell+esistenza di cariche magnetiche, avrebbe potuto portare a "stranezze"
da associare a queste cariche magnetiche (qualcosa tipo "Si', si potrebbe
spiegare con le cariche magnetiche, ma allora le cariche magnetiche non
sarebbero soggette a forze inversamente proporzionali al quadrato della
distanza, quindi le eq. di Maxwell necessiterebbero di modifiche rispetto
alla loro naturale espressione in presenza di cariche magnetiche ..."), e
anche in questo caso, poiche' aumenterebbe la "pesantezza" dell'ipotesi di
esistenza di cariche magnetiche, personalmente avrei cominciato a ritenere
ragionevole l'ipotesi di esistenza di un nuovo tipo di interazione.

Ma non prima. Prima c'e' l'elettromagnetismo che reclama i propri "diritti".

> Elio Fabri

Ciao.
-- 
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Sun Feb 08 2009 - 15:57:50 CET

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