Re: [MQ] Teoria della misura di Zurek

From: Paolo Russo <paolrus_at_libero.it>
Date: Thu, 01 Mar 2018 19:11:47 +0100

[Bruno Cocciaro:]
> Potresti fare un esempio?
> Intendo una cosa la piu' semplice possibile in base alla quale, a tuo
> avviso, si possa dire che, a seguito delle seguenti *misure* ... ,
> siamo autorizzati a dire che un certo arnese (che possiamo chiamare
> orologio) rallenta quando e' in moto.

Non capisco bene la richiesta. Le misure le hanno fatto
Hafele e Keating, per esempio. Solo che un esperimento ti
dice cosa accade, non perche' accade.
Che la dinamica abbia quell'effetto e` una cosa che si
verifica sulla carta (e credo che dall'avvento della RR in
poi sia considerato un requisito base per qualunque teoria
di dinamica che si rispetti).

> Sinceramente io ritengo che quelli che tu chiami equivoci non lo siano
> affatto.
> Tutto il resto (cioe' il "tempo" non proprio) e' una specie di
> illusione (in realta' e' un semplice strumento matematico) creato *si
> sa* bene come dalle convenzioni descrittive che usiamo normalmente.

Grazie per aver esemplificato cosa andavo dicendo. :-)

>> E se la dinamica implica (e lo implica) che, come caso particolare di
>> una situazione piu' generale, un orologio in moto rallenti, tenderei
>> a prendere la cosa abbastanza sul serio.
>
> Ecco, io non capisco in che senso la dinamica implicherebbe quanto
> dici.

A suo tempo ho apprezzato l'esempio di due cariche
elettriche in moto parallelo. Se sono dello stesso segno, si
respingono, tuttavia essendo in moto ognuna genera un campo
magnetico che l'altra sente in quanto si muove; c'e` un
effetto magnetico attrattivo, che controbilancia in parte
la repulsione elettrostatica. Piu' veloci sono le cariche,
minore e` la repulsione complessiva (la repulsione
"rallenta"). Al limite per v -> c l'attrazione magnetica
compensa esattamente la repulsione elettrica.
No, ora come ora non saprei rifare i calcoli e non ricordo
neanche tutti i dettagli di cui si doveva tenere conto, ma
trovo che gia` a livello qualitativo sia abbastanza
illuminante.
Naturalmente bisogna comunque usare la dinamica
relativistica per forze, accelerazioni etc., e in generale
le trasf. di Lorentz per determinare almeno la situazione
iniziale (ad es. per la contrazione spaziale); non mi
ricordo se servono per quest'esempio specifico (usarle per
trasformare il campo elettrico e` un modo alternativo e
pratico di calcolare il campo EM indotto totale, ma se ne
puo` fare a meno).

Ciao
Paolo Russo
Received on Thu Mar 01 2018 - 19:11:47 CET

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