Posto qui la risposta che in quest'altro thread
https://groups.google.com/group/it.scienza.fisica/browse_thread/thread/62ec45413c781dbf/fca240b77b45131f?hl=it&
l'utente Luciano Buggio mi ha dato al mio quesito del primo post:
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Ti dico come la penso io
Quando si bombarda un protone negli acceleratori, esce di tutto
come
uscirebbero pezzi di ingranaggi da un orologio quando lo si
scaraventa
a terra: da aggiungere solo che l'osservazione dei frammenti che
schizzano via (anzi, semplicemente della loro traeittoria e di
poco altro) non è la procedura ideale per capire la struttura ed il
funzionamento dell'orologio.
Oltretutto proprio a seguito dell'impatto si possono formare nuove e
diverse aggregazioni, magari anche solo per la durata
dell'eiezione, che nell'orologio non esistevano: uno zoo di
mostri
costruiti in laboratorio dai novelli Frankenstein.
Se, essendo l'orologio troppo piccolo, non si può aprire la cassa
e guardare dentro, è meglio usare il cervello.
Ma tant'è, oggi vanno di moda i botti, grandi e piccoli, a
partire dal grande primo, le esplosioni delle stelle, le
implosioni, il cannibalismo delle galassie e dei buchi neri, gli
scontri tra galassie, i collassi, i getti violenti, le
annichilazioni...
Suppomiano che veramente il protone sia costituito in ultima analisi
di particelle tutte eguali ed indivisibili, che si possono aggregare
in maniera **più o meno stabile**...
In natura sono legate in modo stabile e quando noi bombardiamo la
natura, con la disintegrazione produciamo delle provvisorie
aggregazioni, instabili, che per questo si disintegrano a loro volta
quasi subito.
Sono quelle le "particelle elementari"?
Che ne pensi?
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Interessante, quello che mi chiedo è però se non sia possibile
"fotografare" questi frammenti risultanti dal bombardamento almeno un
attimo appena prima che formino queste nuove aggregazioni...
Inoltre mi chiedevo se quello che afferma qui Heisenberg negli anni
'50 abbia avuto dei progressi negli anni recenti:
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La legge fondamentale che regge il movimento della materia non è
ancora conosciuta e perciò è impossibile derivare matematicamente le
proprietà delle particelle elementari da tale legge. Però la fisica
teorica allo stato attuale non sembra essere molto lontana da codesta
meta e possiamo per lo meno dire qual tipo di legge siamo in diritto
di aspettarci. L'equazione finale del movimento per la materia sarà
probabilmente un'equazione d'onda non lineare quantizzata per un
campo
d'onda di operatori, rappresentante semplicemente la materia e non
qualche tipo determinato di onde o di particelle. Questa equazione
ondulatoria sarà probabilmente equivalente a serie piuttosto
complicate di equazioni integrali, che hanno degli "autovalori" e
delle "autosoluzioni", come dicono i fisici. Queste autosoluzioni
rappresenteranno infine le particelle elementari; esse sono le forme
matematiche che devono sostituire i solidi regolari dei Pitagorici.
Potremmo qui ricordare che queste "autosoluzioni" deriveranno dalla
equazione fondamentale per la materia secondo l'identico processo
matematico per cui le vibrazioni armoniche della corda pitagorica
derivano dall'equazione differenziale della corda. Ma come si è
detto,
questi problemi non sono ancora risolti ".
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Inoltre, sempre da quel thread di prima, vorrei chiedere a Giorgio
Pastore il senso della tua risposta del 14:16 del 6 ottobre:
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Io comunque ti consiglio di
> leggere il seguente brano di Heisenberg:
> https://groups.google.com/group/it.scienza.fisica/browse_thread/threa...
Temo che un fisico e non fisico interpretino le parole H. in modo
molto
diverso.
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Ciao.
Received on Tue Oct 09 2012 - 13:10:46 CEST