Re: suono e moto armonico
> Sto scrivendo una piccola introduzione al suono: parto
> col dire che una singola molecola isolata, se
> stimolata, si comporta come un oscillatore armonico
> mentre un sistema di n molecole accoppiate ha un moto
> che generalmente non � armonico, bens� � la somma dei
> moti armonici degli n oscillatori normali virtuali che
> non necessariamente coincidono con le n molecole. Per
> quanto riguarda il caso della singola molecola pensavo
> di scrivere:
>
> "Immaginando di poter osservare una singola molecola
> isolata, vedremmo che colpendola si comporta come un
> oscillatore armonico: lo spostamento dalla posizione
> d'equilibrio � descritto da una legge oraria
> sinusoidale x(t)= A sin(2 pi f t), con una precisa
> frequenza naturale f e ampiezza A dipendente dallo
> stimolo."
>
> E' corretto?
Secondo me a occhio no. Una singola molecola isolata
rappresenta al massimo la massa di un oscillatore. Chi
ricopre il ruolo del termine elastico di richiamo e
dell'eventuale termine di smorzamento? Suppongo che se
prendo una molecola di un gas in un contenitore per il
resto vuoto e le trasmetto un impulso, quella si mette in
moto ma non oscilla attorno a una posizione di equilibrio.
Sei costretto a chiamare quasi immediatamente in causa le
interazioni intermolecolari per "giustificare" la costante
elastica, a meno che non fai un modello semplice e lo espandi.
Inoltre, penso sia importante non perdere il contatto con
il pubblico, diciamo cos�. Adesso non mi vengono molte
idee, anzi nessuna, ma sicuramente io reimposterei la cosa.
Se hai tempo, spazio e pensi che valga la pena penso che
il percorso didattico sia partire dall'oscillatore
semplice, poi uno con due GDL, col quale puoi introdurre
tutti i concetti di frequenze naturali, disaccoppiamento
eccetera, e poi passare al continuo. Ma penso che il tutto
andrebbe fatto con cautela perch� se non si dice ben
chiaro anche al destinatario cosa si sta facendo, temo che
costui finir� col restare confuso senza sapere perch�. Se
vuoi parlare in termini dell'oscillatore meccanico a pi�
GDL dovrai tenere ben distinte le oscillazioni libere da
quelle forzate, e questo perch� al destinatario
interesseranno solo queste ultime anche se "non sa
perch�". E a quel punto devi decidere come dirgli questo e
altro, perch� ormai hai messo in mezzo l'argomento.
Ammetto che � la prima volta che qualcuno mi fa pensare
alla didattica dell'acustica (mi diletto di musica quindi
sono doppiamente colpevole) quindi dovrei rifletterci
sopra e cercare un po' di materiale (inutile reinventare
la ruota, come mi fece notare G. Pastore in altro thread)
ma *se* decidi che � necessario seguire la strada che hai
iniziato, penso che il nodo da sciogliere sia come passare
dai concetti a quel che di fatto serve al destinatario per
capire le cose che pensi gli dovrebbero interessare. Pu�
andare benissimo fare tutta la tiritera, ma vale la pena?
Bada che ti parla uno che quando spiega qualcosa tende,
purtroppo, a toccare gli argomenti adiacenti pi� di quanto
non sarebbe ragionevole...
ciao!
Apx.
Received on Wed Jan 21 2009 - 16:43:11 CET
This archive was generated by hypermail 2.3.0
: Fri Nov 08 2024 - 05:10:05 CET