*BlueRay* wrote:
> Esiste un limite superiore per l'emivita di un isotopo considerato
> radioattivo?
AFAIK no.
> Se l'emivita di un isotopo fosse, ad es., 10^20 anni, verrebbe
> comunque considerato radioattivo?
AFAIK s� (sempre che sia misurabile).
> Dovrebbe essere considerato pericoloso per la salute umana?
La pericolosit� per la salute umana viene valutata attraverso un altro
parametro, la dose equivalente, misurata in Sievert (ossia J/kg
equivalenti).
Entrando pi� nel dettaglio bisogna capire se tu intendi irraggiamento
interno o esterno e di che tipo.
Per capirci: toccare con le mani U-238 (alfa emettitore) non �
pericoloso, mangiare U-238 invece s� (le particelle alfa vengono
bloccate dagli strati morti dell'epidermide, ma ammazzano cellule a
valanga se colpiscono da dentro).
In caso di irragiamento interno, inoltre, va considerata la funzione di
escrezione (ossia in che tempo il materiale viene espulso
dall'organismo), a sua volta dipedente dalla chimica dell'elemento
considerato. Per questo motivo, ad esempio, in passato le persone che
dipingevano con il radio (stesso gruppo del calcio) le lancette degli
orologi prendevano il tumore alle ossa (mai leccare il pennello!).
Toccare il radio, invece, non � pericoloso fino a tal punto.
Da come penso ormai avrai capito la pericolosit� di una qualsiasi
sostanza radioattiva dipende almeno da questi fattori:
- attivit� (funzione di emivita e quantit�)
- qualit� della radiazione (alfa, beta, gamma, neutroni)
- geometria dell'irraggiamento (interno, esterno)
- chimica del materiale (funzione di escrezione)
Oltre a ci� va sempre ben tenuto a mente il fondo ambientale. 3-4
millisievert (mSv) all'anno li prendi sempri. Di pi� se viaggi in aereo
(raggi cosmici), ti rompi un braccio (raggi X per la radiografia), hai
una casa di tufo e/o stai in cantina (radon) ecc.
Per concludere, quindi, � necessario avere un quadro completo di
tutti i fattori indicati prima di fare una valutazione oggettiva.
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Lurkos
Received on Tue Jan 27 2009 - 18:30:23 CET