Re: Ma questa invarianza per riflessione ...

From: Michele Andreoli <luogosano_at_gmail.com>
Date: Wed, 28 Jan 2009 21:19:46 +0100

Bruno Cocciaro ebbe a scrivere:

> ma la cosa mi pare utile da
> sottolineare allo scopo di precisare che i due concetti sono distinti (il
> primo concetto, quello che scambia solo z->-z lasciando inalterata qm,
> l'ho chiamato "riflessione", per distinguerlo dal concetto di "parita'").

Avevo capito quello che intendevi ma io, personalmente, eviterei
distinzioni ad-hoc che nulla aggiungono, se non potenziale confusione.

A che serve chiamare "riflessione" la P quando agisce solo sulle
coordinate, per poi chiamare P "parita'" quando c'e' anche la carica
magnetica? E se ci aggiungiamo qualche altra cosa (esempio: il mesone pi
che ha P=-1), chiamiamo P ancora con un nome diverso?

In piu', bisogna dire che la parita' P e' n=1 riflessioni in uno spazio
2-dim (x,y) , ma n=1 o n=3 riflessioni in uno spazio 3-dim (x,y,z): il
determinante di P deve essere -1, altrimenti diventa una rotazione.

Quanto al fatto, poi, di visualizzare la pseudoscalarita' della carica
magnetica, ti dico come faccio io. Io penso al teorema di Gauss : Q e'
l'integrale del campo sulla superficie dS che racchiude il volume V. Se fai
E*dS hai P=+1, se fai B*dS hai P=-1 (E e' un vettore polare; B un vettore
assiale)

Spero di aver contribuito positivamente, ma non ho ancora meditato a fondo
sui post precedenti, chiedo scusa.

Michele
-- 
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Received on Wed Jan 28 2009 - 21:19:46 CET

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