Re: Paradosso dei gemelli, con e senza etere
"Bruno Cocciaro" <b.cocciaro_at_comeg.it> ha scritto nel messaggio
> Ecco, allora mi stai proprio dicendo che quello che io non capisco non lo
> capisci nemmeno tu.
> Io non so dare un significato alla proposizione
> "la luce impiega 6 anni per andare dalla Terra alla stella X"
> e nemmeno tu lo sai dare. Mi stai dicendo che, secondo la cosiddetta
> "teoria
> eteriana" non c'e' modo per controllare la correttezza di quella
> proposizione. Il che e' come dire che non c'e' modo per controllare se
> stamattina sono veramente andato in macchina ad Astanica.
Invece, a mio parere, si tratta di prendere atto che le cose stanno cos�.
E cio� che dato che non � possibile conoscere il nostro moto nei confronti
dell'etere, perch� ci conformiamo in modo tale da non potercene accorgere,
non � possibile sapere qual'� il rallentamento del nostro "orologio" nei
confronti di quello dell'etere e, quindi, non possiamo neanche sapere
quanto tempo effettivamente ci metter� un fotone di luce ad arrivare alla
stella X.
Selleri, nel suo libro "Lezioni di relativit�", dedica un paragrafo
sull'"Identificazione del sistema privilegiato", ma anche in altri punti
pare che cerchi di trovare quanto � il nostro moto nei confronti dell'etere.
Pu� darsi che un domani, magari tramite gli esperimenti del CERN, si riesca
a scoprirlo, cos� potremo dare un significato alla tua proposizione.
Ma per ora dobbiamo convivere con questa "ignoranza intelligente",
almeno a mio parere.
L'alternativa qual'�?
Credere nella relativit� speciale, secondo la quale i fenomeni
elettromagnetici si manifesterebbero nel vuoto (che dovrebbe significare
nulla).
Secondo la quale il tempo di sola andata della luce, � uguale alla met� di
quella di andata e ritorno, solo per convenzione, e non perch� sia stato
possibile verificarlo.
Secondo la quale "la simultaneit� di eventi spazialmente separati non esiste
in natura e va perci� stabilita da una convenzione" (Selleri).
Secondo la quale la massa di un oggetto non � oggettiva, ma dipende dal moto
del sistema di riferimento che lo "osserva".
Allora, almento per me, � meglio avere un'"ignoranza intelligente" che
accettare per valide dette "illogicit�".
E ci� non significa negare i successi delle teorie relativistiche, perch� le
sue trasformazioni sono comunque valide, solo che considerano un unico
sistema di riferimento isotropo e cio� quello dell'etere.
Ciao.
P.S. Chiss� quanti errori avr� fatto, ma spero comunque di essermi
spiegato.
Received on Fri Jan 16 2009 - 22:14:45 CET
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