Re: Paradosso dei gemelli, con e senza etere

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Wed, 14 Jan 2009 15:44:25 +0100

"Dino" <brunieradino_at_inwind.it> wrote in message
news:XBibl.244964$FR.531705_at_twister1.libero.it...

> Per cui non � possibile prevedere quale sar� la data e l'ora di arrivo
nella
> stella X, in base all'orologio posto sull'astronave.

Benissimo. Mi pare proprio che tu abbia colto la sostanza della mia domanda.
Andiamo avanti.
Ora facciamo partire dalla Terra due astronavi. Una va verso destra l'altra
verso sinistra. Una arrivera' sulla stella Xd, l'altra sulla stella Xs. Xd e
Xs distano entrambe 6 anni luce dalla Terra (cioe' un fascio di luce che
parte dalla Terra verso Xd, o verso Xs, impiega 12 anni per ritornare).
Accade che, all'arrivo su Xd, l'orologio fisso sull'astronave segna 5 anni.
Anche l'orologio fisso sull'astronave che arriva su Xs segna 5 anni al
momento dell'arrivo. Eppure gli orologi fissi su Xd e su Xs (che sono stati
precedentemente sincronizzati con gli orologi fissi sulla Terra) segnano
entrambi 6 anni al momento degli arrivi delle astronavi.

Tu saresti in grado di spiegare un fatto del genere con la "teoria
eteriana"?
I due orologi, avendo avuto moti diversi rispetto ad un presunto etere, non
avrebbero dovuto "rallentare" diversamente, quindi all'arrivo non avrebbero
dovuto segnare istanti diversi?

Ti faccio presente che io questa teoria eteriana non la conosco (di certo
non quella di Selleri, ma nemmeno quella di Lorentz), ma mi pare che senza
fare salti mortali non indifferenti sia abbastanza arduo spiegare fatti come
quelli appena detti (quelli dei due viaggi delle due astronavi).

> Ciao.

Ciao.
-- 
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Wed Jan 14 2009 - 15:44:25 CET

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