Re: Paradosso dei gemelli, con e senza etere

From: Dino <brunieradino_at_inwind.it>
Date: Mon, 12 Jan 2009 10:57:57 GMT

"Dino" <brunieradino_at_inwind.it> ha scritto nel messaggio
news:dvqal.155582$Ca.28831_at_twister2.libero.it...
>
> "cometa_luminosa" <alberto.rasa_at_virgilio.it> ha scritto nel messaggio
> Ma B pu� usare le trasformazioni inverse per ottenere i valori di A,
> conoscendo i propri?
> In caso positivo, come fa un SR a sapere quale tipo di trasformazioni
> (dirette o inverse) deve usare per calcolare i valori di un'altro SR?
>
> Comunque mi puoi scrivere la formula che ha usato B per misurare che nel
> riferimento A � trascorso un intervallo di 10 anni?
> Mi pare che quella che ti ha suggerito Fabri possa andar bene.
> Ma ce n'� qualche altra?

Ho approfondito il tema delle trasformazioni dirette e inverse e forse ho
trovato una strada per chiarire il problema, nel caso che hai esposto tu
(Evento 1 su T e evento 2 su X).

1. Si tratta di due eventi unici che avvengono nel SR B, e non di due eventi
differenti, come hai scritto tu ("Sembrerebbero gli stessi eventi, ma non �
cos� ... ").
2. Quindi si possono usare le trasformazioni dirette per calcolare i valori
(t e x) di B di detti due eventi, conoscendo quelli di A, e le
trasformazioni inverse per calcolare i valori di A conoscendo quelli di B.
3. Trattandosi di due eventi unici, non c'� nessun'altra necessit�.

Cosa ne pensi?
Received on Mon Jan 12 2009 - 11:57:57 CET

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