Dunque dunque...
Avrei un sacco di dubbi e di commenti, ma come ho già detto in altro
post, non mi riesce di metterli in ordine.
Quindi procedo a pezzi e bocconi, sperando che alla fine venga lo
stesso un quadro più o meno coerente.
Qui ti pongo una sola domanda.
In più punti parli di "intervalli di tipo ...":
> anche quando essi siano separati da intervalli di tipo spazio,
> non lo e' indipendente dall'essere gli eventi separati da intervallo
> di tipo spazio o no
> per eventi separati da intervallo di tipo tempo si puo' facilmente
> dimostrare
> per eventi separati da intervallo di tipo spazio legati causalmente
> l'equazione ordinamento causale=ordinamento temporale indotto dalla
> sincronizzazione standard fallisce,
> quando due eventi sono legati causalmente, indipendentemente dalle
> proprieta' dell'intervallo che li separa (tipo tempo, o luce, o
> spazio), c'e' sempre un qualche messaggero che si propaga dal punto
> dove avviene la causa al punto dove avviene l'effetto.
Non discuto ora la tesi centrale ("c'è *sempre*") ma un punto
secondario (si fa per dire): come definisci il tipo dell'intervallo?
Domanda che se ne porta dietro molte altre: se non vuoi usare
grandezze "convenzionali", come definisci la metrica? come interpreti
le trasf. di Lorentz?
Un'altra donanda legata a questa lo pongo in un altro post.
--
Elio Fabri
Received on Wed Mar 21 2018 - 11:50:30 CET