Il 15 Dic 2008, 09:47, "re..."_at_inwind.it (asmodave) ha scritto:
> Il 01 Dic 2008, 01:04, "er..."_at_libero.it (Ernesto) ha scritto:
>
> > Allora "una cosa" che si storce, si cruva, si deforma, interagisce col
> > movimento � un campo di forza, come quello eletrico e quelli nulceari.
> > Solo che lo spaziotempo � forse il padre dei campi, quello che
permettere
> a tutti gli altri di esistere e oscillare: insomma � l'ETERE, anche se
> questa parola � diventata tab�, come scrive Robert Laughlin in A DIFFERENT
> > UNIVERSE.
>
> scusa, anche all'interno del tuo stesso discorso, l'"Etere", cos� come era
> inteso prima di Einstein, � cosa ben diversa.
>
> partendo dalla tua stessa similitudine (che io ho trovato divertente),
> "essere sul groppone del cetaceo" � molto differente da cavalcare il
> nulla...
>
> ;-)
>
> Ciao,
> Davide.
Certo che l'etere immaginato nell'Ottoento era cosa diversa: si pensava che
dovesse esserci un mezzo per trasmettere "onde, altrimenti che cosa
ondeggiava?
Ora si sa che ondeggiano i campi elettromagnetici... gi� ma su cosa?
O bella ondeggiano ... nello o sullo...spaziotempo! Ma guarda guarda....
Allora vuoi vedere che lo spaziotempo � a sua volta un campo e non � il
vuoto?
Tutto qui. E' solo un pensiero postprandiale, mica un teoria matematica.
Aspettavo lumi dai sapienti, ma parlano d'altro.
S'accapigliano ancora su stronzate come la stupidata del "paradosso" dei
gemelli. Roba risolta quasi 100 anni fa.
PAZIENZA.
Ernesto
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Received on Mon Dec 22 2008 - 23:14:04 CET