Re: orologi che "rallentano"

From: Giorgio Bibbiani <giorgiobibbiani_at_TIN.it>
Date: Fri, 23 Mar 2018 19:00:03 +0100

Il 21/03/2018 17.18, Paolo Russo ha scritto:

Nel seguito considero solo trasformazioni tra
_riferimenti inerziali in RR_.

> Non scherzo: le affermazioni "un orologio in moto rallenta" e
> "una carica elettrica in moto genera un campo magnetico" sono
> perfettamente analoghe in RR: hanno lo stesso ambito
> (relativo) di validita`.

Concordo, infatti a rigore sono entrambe criticabili.

> Chi critica la prima critica
> implicitamente anche la seconda, che se ne renda conto o
> meno; tuttavia, ho la sensazione che la seconda riceva molte
> meno critiche *esplicite* della prima. E per inciso, come ho
> tentato di mostrare, nei casi piu' comuni e` proprio la
> seconda (in buona sostanza) la causa fisica della prima.

Un orologio in moto misura il suo tempo proprio,
cioè il tempo nel riferimento in cui l'orologio
è in quiete, non rallenta e non accelera, cambiando
riferimento cambieranno _solo le componenti_ del
quadrivettore formato dalle coordinate spaziotemporali
dell'orologio.

Una carica in quiete _genera_ anche un campo magnetico,
di valore nullo, cambiando riferimento cambieranno
_solo le componenti_ del tensore del campo elettromagnetico
generato dalla carica e in particolare alcune componenti
magnetiche risulteranno allora non nulle.

Ciao

-- 
Giorgio Bibbiani
(mail non letta)
Received on Fri Mar 23 2018 - 19:00:03 CET

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