Re: Vuoto-Etere-Spaziotempo

From: Claudio <clafalo_at_NOSPAMvirgilio.it>
Date: Wed, 3 Oct 2012 09:17:03 +0200

"Anna Nappi" ha scritto nel

>
> Mi scusi per le domande, ma io non ho alcuna presunzione di conoscere la
> fisica, cerco per�, per quanto mi � possibile di sviluppare un discorso
> che
> sia ragionevole riguardo all'oggetto del thrad aperto da Luca

Ciao, innanzitutto diamoci del tu, si fa cos� in un NG per consuetudine, e
poi perch� ti devi scusare per le domande: c'� un vecchio detto popolare:
"domandare � lecito, rispondere � cortesia"!! :-)

>
> Allora chiedo: il vuoto in fisica, � realmente vuoto? Cio�....�
> scientificamente provato che sia vuoto, praticamente privo di una
> qualsivoglia sostanza fisica? Il vuoto ( in fisica) � assenza assoluta
> di una qualsiasi fisicit�? Cio�...� il nulla?

> Il concetto di cui parlo io, � filosofico.
>
> Parmenide, per esempio, che fu filosofo presocratico ( la filosofia
> presocratica si interrogava riguardo al mondo fisico, che poi siano
> arrivati i platonici e hanno confuso la filosofia parmenidea...� un altro
> discorso) asseriva che il nulla non esiste e che logicamente nulla � dal
> nulla...mi pare che in questo sono d'accordo anche gli scienziati. Nulla �
> dal nulla...
>
> Come potrebbe esserci una qualsiasi cosa dal
> nulla in effetti?

Anche Einstein si interrogava sul concetto di vuoto e in particolare di
spazio vuoto: considerava una scatola al cui interno non ci fosse nulla,
neanche le molecole di aria (lasciamo perdere la radiazione e.m. che �
emanata dalle pareti) e si chiedeva se la propriet� dello spazio vuoto di
contenere oggetti all'interno fosse una caratteristica che connotava la
struttura dello spazio-vuoto.
Quello che probabilmente pensava � che il vuoto potrebbe avere gi� una
propriet� rappresentata dalla capacit� di contenere qualcosa.
Io, che pur essendo un fisico purtroppo faccio un mestiere che non c'entra
con la fisica e che continuo gli studi nei ritagli di tempo, posso dirti che
nel corso della seconda met� del secolo scorso tante cose sono cambiate
sulla conoscenza della realt� che � appunto quantistica.
E ci� non � relegato al solo mondo microscopico: basti pensare all'effetto
Casimir (macroscopico) postulato gi� nel 1948 e successivamente confermato
sperimentalmente. Si pu� immaginare che il vuoto quantistico sia uno stato
in cui continuamente si formino e scompaiano delle palline; pensiamo per
fissare le idee qualcosa come una bolla di sapone (che dovremo supporre
rigida per�) che nasce e dopo un certo tempo scoppia. Inoltre quanto pi� il
raggio delle palline � piccolo tanto pi� le palline sono pesanti.

In sostanza effetto attribuibile alle fluttuazioni dello "stato" di vuoto.
Cos'� lo "stato": � un oggetto quantistico. "Stato" di vuoto � quello con il
minimo di energia.

Altra riflessione: il vuoto � diverso dal "nulla": il vuoto potrebbe avere
"sempre" (nel senso di concetto, non cronologico) una localizzazione
spaziale e quindi una connotazione spazio-temporale: assenza di "oggetti"
relativamente ad un singolo evento, o ad un insieme di eventi.
Per� potrebbero esistere all'interno del suo cono spazio-temporale altri
eventi che potranno interagire.

>
> Quasi contemporaneamente, i pitagorici ponevano il numero come
> rionoscimento
> dei punti del mondo e l'UNO come infinito assoluto ( sempre riferito al
> mondo fisico) Tutto � UNO. Il nulla non
> esiste per i filosofi presocratici, il vuoto non � vuoto ma pieno di s�
> che
> � una sostanza *fisica*, reale.

Come ti ho scritto, se la vuoi vedere cos�, non occorre pensare
necessariamente a una "sostanza" indefinita: pensa alle fluttuazioni
quantistiche.

>
> Ora dico io...perch� cancellare la genialit� di questi filosofi che senza
> strumenti di osservazione, ma solo dietro spinmte intuitive e ragionamenti
> logici
> ponevano le basi della ricerca scientifica?
>
> Poi.., devo aggiungere, per non dar addito a confusioni che non sono
> credente, almeno non nel senso comune del termine, non credo nel dio
> sovrannaturale che avrebbe creato il mondo di sua volont�... in effetti
> vedo una contraddizione dualistica nella teologia creazionista

Sbagli a non esserlo!! Non c'� contraddizione.
Il mistero della morte mi sconvolge quotidianamente. Quando vivi la morte di
una persona cara ti poni l'interrogativo cardine della storia dell'uomo, e
io mi rifiuto di pensare che la sola materia biologica corruttibile alimenta
il pensiero umano.

>
> I creazionisti affermano che un dio antropomorfo, avrebbe creato di sua
> volont� il mondo dal nulla, poich� nulla � dal nulla allora deve essere
> stato creato da qualcuno... ma a questo punto sorge la domanda che se
> nulla �
> dal nulla ( e questo, lo ripeto... � logico) da dove � venuto fuori quel
> dio creatore? Se � dal nulla allora
> non esiste... E ho fatto fuori il dio dei creazionisti :-)
>

Ma questa secondo il mio modestissimo parere � filosofia terra-terra
(appunto da chi ricerca l'antropomorfismo): bisogna cercare nella Kabbal�
ebraica per esempio.

Ciao
Claudio

 
Received on Wed Oct 03 2012 - 09:17:03 CEST

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