Re: Causa, effetto, orologi e tazzine.
Bruno Cocciaro wrote:
> Dico che per interazioni a
> distanza, anche non elementari, si hanno sempre dei "messaggeri" che
> "trasportano l'informazione"
La corda del mio esempio risponde alla definizione di "messaggero
elementare" che hai dato tu:
> un sottosistema che si trova dove avviene la causa quando avviene la
> causa, poi si trova dove avviene l'effetto quando avviene l'effetto).
Eppure la sua qdm va nel senso sbagliato.
> Si sta parlando di esperimenti EPR.
No, si sta parlando di causa-effetto in generale. Nel caso in cui i
mediatori siano particelle meno bizzarre dei tuoi tachioni, per esempio
un normalissimo fotone od elettrone, l'indistinguibilita' ti porta a
delle difficolta' serie.
> La corda non e' il messaggero
Ti ho risposto piu' sopra. Stando alla tua definizione la corda *e'* il
messaggero; che non sia una particella elementare non significa nulla,
tu stesso hai detto che il fatto che sia composto non e' importante. Non
puoi dare una definizione e poi cambiarla in medias res quando non ti fa
piu' comodo.
> mi pare che tutti gli altri esempi
> riportati da te trovino semplice soluzione.
Certo che no. Pensa solo all' esempio della bicicletta (il n. 1 del mio
mess. precedente): la situazione e' *totalmente* simmetrica e qualunque
spiegazione, anche basata sui fotoni che mediano l'interazione ecc.
ecc., ti *deve* dare complessivamente una qdm uguale ed opposta per i
due tratti di catena, quello "andata" e quello "ritorno". Analogamente
per l'esempio del telegrafo (il n. 2): anche qui c'e` totale simmetria.
Nell'esempio dei tubi pieni di gas (il n. 3 e 3a) poi non c'e` nessuna
interazione: puoi semplicemente pensare a due gas perfetti. Lo
svuotamento e' un fatto puramente entropico e non ci sono ne'
interazioni ne' messaggeri come li intendi tu. Similmente per il n. 4.
La tua metafora e' semplicemente inapplicabile a questi casi.
Received on Sat Dec 13 2008 - 14:40:32 CET
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