Re: Paradosso del gatto di Schrödinger

From: Michele Andreoli <luogosano_at_gmail.com>
Date: Wed, 03 Dec 2008 12:06:41 +0100

Bruno Cocciaro ebbe a scrivere:

> Si impone la domanda:
> "Visto che non possiamo chiederlo agli orologi, a chi dobbiamo chiedere
> chi e' la causa e chi l'effetto?"

E in questo la Te(le)ologia e' superiore alla Fisica, ammettiamolo :-)

Secondo me, per stabilire un'ordinamento tra le due cose (causa ed effetto)
occorre introdurre un'asimmetria (rilevabile sperimentalmente). Concordi
con questo?

E se c'e' un processo veramente asimmetrico questo e' la Misura in
Meccanica Quantistica: l'interazione tra un sistema quantistico A ed uno
classico (o semi-classico) B.

Soltanto se *almeno* uno dei due sistemi e' classico si puo' parlare di
irreversibilita', quindi di aumento di entropia, di freccia del tempo,
etc, checche' ne dica Enrico. Viceversa, si fanno soltanto delle
forzature.

Ma e' un discorso a validita' limitata, dato che vi sono processi
microscopici che violano CP, dunque T (decadimento del mesone K, etc).

Quando tu dici: ho fatto passare la luce non polarizzata attraverso questo
polarizzatore lineare, quello che effettivamente hai fatto e' "misurare la
polarizzazione", facendo interagire un sistema quantistico con un sistema
semi-classico. Se fai tornare indietro la luce polarizzata, non diventera'
luce non-polarizzata.

Dunque: la causa sara' sempre il polarizzatore e l'effetto sara' sempre la
luce polarizzata, checche' ne dovessero dire gli orologi.

Come la vedi tu?


Michele
-- 
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Received on Wed Dec 03 2008 - 12:06:41 CET

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