Re: Gli specchi ustori di Archimede

From: Teti_s <"te..."_at_libero.it>
Date: Sat, 06 Dec 2008 18:58:30 GMT

Il 03 Dic 2008, 16:58, no_spam_at_no_spam.it (Aleph) ha scritto:
> luh ha scritto:

> > > Poniamo di avere uno specchio piano (circolare se vuoi) di area
fissata,
> > > come varia (secondo te) la dimensione dell'area illuminata al crescere
> > > della distanza e come varia, nel piano di raccolta della luce, il
profilo
> > > d'intensit� dal centro verso l'esterno?

Ooopsss....
Uno specchio piano da dieci centimetri di diametro posto a cento metri di
distanza ha un'apertura angolare di 0.1/100 = 1/1000 rad. Il diametro solare
� 1,3 e 9 m la sua distanza � 1,5 e 11 m la sua apertura angolare � quindi
pari al quoziente fra questi numeri in radianti. Ovvero circa 1/90 rad.
Quindi il flusso raccolto dallo specchio verso il centro della sua immagine
a cento metri di distanza � circa 1/10 di quello totale che interessa lo
specchio. Al muovere del punto dal centro dell'immagine lo specchio viene a
formare un cono di apertura 1/1000 di radiante che raggiunge il bordo del
sole ad una distanza a dal centro. Con questa distanza ed il semidiametro
dello specchio r impostiamo la seguente proporzione: a/x = r/y = 1/90 rad
dove x+y = 100 metri. Dunque a = (100/90)-r che � poco pi� di un metro. Al
crescere della distanza la frazione di radiazione solare diminuisce in
proporzione inversa alla distanza ed il raggio della figura ad intensit�
costante cresce all'incira proporzionalmente alla distanza. L'alone non �
molto esteso, � un anello di raggio pari al raggio dello specchio.



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Received on Sat Dec 06 2008 - 19:58:30 CET

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