Re: Errori di misura

From: popinga <"p4..."_at_libero.it>
Date: Fri, 21 Nov 2008 15:07:45 GMT

Il 21 Nov 2008, 11:12, no_spam_at_no_spam.it (Aleph) ha scritto:

> L'obiezione di Pomante, che condivido, � che comunque tu possa giocare con
> i numeri alle due cifre significative del tuo errore non corrisponde una
> determinazione altrettanto valida della misura (in pratica l'incertezza si
> trova gi� sulla cifra precedente).
>
> ...
> > Se io arrotondassi a 0,1 farei senza dubbio una operazione scorretta, ma
> > anche se lo portassi a 0,2 sbaglierei comunque per eccesso di prudenza
> > perch� di fatto sto sovrastimando l'incertezza di ben due terzi!
>
> Entrambe le scelte equivarrebbero a una modifica della percentuale
> inizialmente stabilita dell'intervallo di confidenza e non mi sembra poi
> cos� strano per due motivi:
>
> 1) il livello dell'intervallo di confidenza �, entro certi limiti,
> arbitrario;

Ma che c'entra se � arbitrario. Il livello di confidenza � stabilito e
dichiarato. Arrotondare l'errore senza dire nulla significa fare riferimento
a un livello di confidenza diverso da quello dichiarato. Se poi si tratta di
differenze ridicole siamo d'accordo, ma parlare di disonest� nella seconda
cifra � semplicemente assurdo.

> 2) non va dimenticato che a parte gli errori massimi esitono, e sono ben
> pi� rognosi, gli errori sistematici.

Questo � un altro problema per cui possono esistere procedure di valutazione
altrettanto precise (dipende da caso a caso). Un modo di procedere a mio
avviso corretto, nella presentazione dei risultati sperimentali, � riportare
separatamente i due contributi statistico e sistematico. Ma non puoi dare
per scontato che il secondo sia dominante rispetto al primo, dipende da caso
a caso.
 

 


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Received on Fri Nov 21 2008 - 16:07:45 CET

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