dumbo ha scritto:
> E' innegabile che la RG prevede questo:
>
> se:
>
> 1) ho inizialmente due orologi A e B , uguali, in quiete relativa,
> lontani da ogni massa, e sincroni;
> 2) avvicino una massa ad A (non a B);
> 3) allontano la massa riottenendo la configurazione iniziale,
>
> alla fine del processo trovo che A � in ritardo rispetto a B.
> A questo punto non � forse naturale concludere che la vicinanza
> della massa ha rallentato l'orologio?
Direi che l'esperimento che proponi sia indistinguibile da quest'altro
(e solo su questo saprei come fare i calcoli...)
Esiste una massa (per es. una stella, poniamo a simmetria sferica) e
due orologi assai lontani: A e' piu' vicino di B alla stella.
I due orologi sono legati rigidamente, per es. si trovano in due punti
separati di un'astronave (la rigidita' dell'astronave puo' essere
controllata e corretta, se occorre).
Si verifica che gli orologi sono e restano sincronizzati.
L'astronave si avvicina alla stella in modo qualsiasi, poi si
riallontana.
Si ricontrollano gli orologi, e si vede che non sono piu'
sincronizzati: piu' esattamente, B e' avanti.
Il problema sta solo in un punto: come fai a controllare la
sincronizzazione degli orologi?
Puoi farlo solo inviando dei segnali dall'uno all'altro, per es. da A
a B.
Avrai quindi 4 eventi:
A1 - parte il segnale iniziale di sincronismo.
B1 - arriva id. id.
A2 - parte il segnale finale.
B2 - arriva il segnale finale.
L'esperimento ti dira' che l'intervallo A1-A2 e' minore
dell'intervallo A2-B2, ma concluderne che cio' e' dovuto al fatto che
A ha rallentato, e' arbitrario.
Io amo fare il seguente paragone.
Due esploratori (1, 2) partono dell'equatore, in due punti A1 A2
distanti poniamo 100 km.
Percorrono ciascuno su proprio meridiano un tratto (poniamo 1000 km)
verso nord, arrivando nei punti B1, B2.
A questo punto misurano la loro distanza, e trovano B1B2 < A1A2.
Ne concludono che nel viaggio verso nord i loro metri si sono
allungati :-))
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Elio Fabri
Received on Tue Nov 18 2008 - 21:29:51 CET