Aleph ha scritto:
(cut)
> > condotta per il centro,
> > (consideriamone solo uno dei due bracci) � la curva del potenziale
> > gravitazionale (l'integrale indefinito di 1/x^2, cio� -|1/x|), che si pu�
> > coinsiderare, con un linguaggio che pare mutuato da Einstein,
> > l'"inclinazione! dello spazio intorno al centro di massa.
> Non nominare il nome di Einstein invano!
> Questa relazione tra il potenziale newtoniano e la curvatura dello spazio
> � un'invenzione estemporanea che esiste solo nella tua testa,
Mi gratifica personalmente la considerazione che l'idea � originale, e
quindi probalilmente inesplorata
> sbagliata che � persino difficile da commentare.
infatti
> Ti invito tuttavia a riflettere su due questioni, una di carattere teorico
> l'altra sperimentale; la prima � che se fosse come dici la curvatura dello
> spazio sarebbe la stessa indipendentemente dalla massa del corpo centrale,
> essendo l'andamento in funzione della distanza il medesimo;
Non capisco: aumentando la massa aumenta il valore del numeratore della
frazione che rappresenta la funzione del potenziale (quel numeratore che
per semplicit� ho posto =1 nella equazione).
perch� dici che la "curvatura del potenziale e quindi la forza, che � la
derivata del potenziale, � invariante rispetto alla massa?
> la seconda �
> che se fosse come dici la curvatura dello spazio sarebbe talmente grande
> che misure alla Gauss eseguite su distanze dell'ordine di quella
> Terra-Luna la evidenzierebbero facilmente.
Forse non ci siamo proprio capiti: quello che io intendo come "curvatura"
altro non � che il gradiente del potenziale (parlo, come parlerebbe
Newton, dello spazio gravitazionale come "piano inclinato", essendo questa
chiaramente una metafora). In tal senso non � essenziale la variabilit� di
tale gradiente, come in realt� succede, visto che l'andamento del
potenziale non � lineare con la distanza (e purtuttavia si pu� parlar
eugualmente di "piano inclinato").
Sono peraltro consapevole dell'irriducibilit� della posizione einsteiniana
a quella di Newton, visto che il primo stravolge ogni cosa, negando
l'indipendenza tra spazio e tempo e la loro rispettiva assolutezza.
N� sostengo che la legge newtonaina della gravit� sia corretta, viste le
continue violazioni riscontrate sperimentalmente, non ultima quella che ha
dato luogo niemetemeno che all'ipotesi di una impalpabile oscura materia
mancante.
Un approccio pi� serio, invece di inventare fantasmi per non toccare la
legge, avrebbe rivisto la legge.
Mi sembra che Galileo dicesse:"Dall'esperienza alla legge".
> Sul resto, il brano che citi � posteriore di almeno 15 anni alla
> pubblicazione dei Principia e il fatto che nel frattempo Newton si risolse
> a formulare qualche ipotesi non cancella il suo cauto approccio iniziale.
Il Pensiero di uno scienziato non pu� evolvere, maturare, completarsi,
magari con suggerimenti ad uso di chi voglia conntinuare la ricerca?
> Anche perch� quelle sull'etere che hai riportato sono congetture
> qualitative, e sbagliate; per rendersene conto basta andare avanti nella
> lettura e vedere i numeri che d� nel seguito.
Questo mi interessa, per mia documentazione: Newton con integrava la
funzione di gravit�, ottenendo l'iporbole rovescia, per avere l'andaemtno
della densit� del mezzo di cui parlava?
Aveva altri numeri?
Vorrei che tu mi rispondessi almeno su questo.
> Aggiungo che le considerazioni sulla densit� dei mezzi materiale in ottica
> non portavano bene a Newton, che infatti arriv� alla conclusione opposta
> (e sbagliata) rispetto a quella di Fermat a proposito della velocit� di
> propagazione della luce nei mezzi pi� densi.
Questo � altro discorso: il precipitoso diminuire della densit� dell'etere
sulla superficie dei corpi lo induceva a questa conclusione, errata, ma
noi qui stiamo parlando del potenziale alle distanze quantomeno
astronomiche, e se la sua tentata unificazione tra ottica della
rifrazione della luce e gravit� non fosse ammissibile ci� non
significherebbe per� che perdono valore altre considerazioni inerenti la
teoria e la natura del campo gravitazionale.
Ciao.
Luciano Buggio
http://www.lucianobuggio.altervista.org
> Saluti,
> Aleph
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Received on Fri Nov 14 2008 - 13:49:34 CET