Re: Paradosso del gatto di Schrödinger

From: Michele Andreoli <luogosano_at_gmail.com>
Date: Thu, 06 Nov 2008 22:55:43 +0100

Enrico SMARGIASSI ebbe a scrivere:

> La barba di chi? Se prendiamo "la barba" di G, e' possibile che "la
> barba" di G' si accorci, con le sincronizzazioni "non standard".

In sostanza, invece che con la lametta, potrei tagliarmi la barba con un
semplice cambio di coordinate: magari!

Io ho capito perfettamente cosa vuoi dire col tuo esperimento: G' vedrebbe
entropie S maggiori per t minori, che e' come dire che dS/dt <0, invece che
il normale dS/dt>0. Io invece dico che il contenuto fisico del Secondo
Principio (P2) prescinde dal segno di questa derivata.


Enrico: intravedo il problema (e' cioe' che stiamo confondendo la
descrizione matematica della *cosa*, con la *cosa stessa*) ma non saprei
come uscire dall'impasse ...

Basterebbe enunciare P2 dicendo che "dS>0 per tutti i processi di un sistema
chiuso". Si potrebbe misurare l'entropia ad intervalli regolari discreti e
riportandoli su un foglio {S1,S2, S3, S4, ...}: sara' sempre S(n+1)>S(n).
Espresso il principio P2 in questo modo, non varrebbe identicamente per i
due osservatori G e per G', a prescindere dal segno di t(n+1)-t(n)?

Sto dicendo una stupidaggine?

ciao,
Michele
-- 
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Received on Thu Nov 06 2008 - 22:55:43 CET

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