Luca85 ha scritto:
> In un esperimento vero non si sa il risultato prima di partire, e
> questo pi� o meno � il caso, quindi immagino vorrei come primo test
> "la mia ipotesi � corretta? Oppure non sto vedendo nulla?"
>
> Secondo la mia ipotesi alla fin fine dovrei vedere un grafico "a + b
> (cos (\omega*x + \phi)", se il fenomeno che ho ipotizzato non esiste
> invece dovrei vedere solo una costante.
> Premesso che b<a/10 e che gli errori sui punti del grafico non sono
> piccoli(dopo 3 mesi di presa dati) come faccio a discernere tra
> l'ipotesi "a" e l'ipotesi "a+b cos(...)" ?
> Vista la piccolezza dell'effetto non � cos� automatico escludere una
> delle due ipotesi.
>
> La prima variabile che ho in mano � il chi^2.
> ...
Mi pare che esista un approccio diverso e forse piu' semplice come
interpretazione.
Parti dall'ipotesi che la funzione sia
y = a + b cos(wx) + c sin(wx)
(e' equivalente alla tua, ma ha il vantaggio che i parametri entrano
linearmente).
Esegui un fit, inserendo nei dati gli errori che conosci.
Per es. un fit del genere si fa facilmente con gnuplot, ma certamente
anche altre applicazioni lo permettono.
In uscita avrai i valori di a, b, c, e la loro matrice di covarianza.
Se i valori per b, c sono compatibili con zero (dalla matrice di
covarianza puoi ricavare un dato quantitativo su questa
compatibilita') ne potrai concludere che l'effetto e' inesistente con
un certo grado di fiducia (BTW: questa e' la giusta traduzione di
"confidence", non e' "confidenza").
Poi puoi ripetere il fit ponendo y = a, e confrontare i risultati.
--
Elio Fabri
Received on Tue Oct 14 2008 - 21:46:33 CEST