Re: Definizione (rigorosa?) di "exergia", ed entropia

From: Tommaso Russo, Trieste <trusso_at_tin.it>
Date: Mon, 03 Sep 2012 23:42:41 +0200

Il 03/09/2012 15:17, Soviet_Mario ha scritto:
> Il 02/09/2012 11:58, Tommaso Russo, Trieste ha scritto:

>> si potrebbe definire l'energia libera di Helmoltz come l'exergia
>> (riferita alla *sua temperatura*) di un sistema che *include* un
>> contenitore indeformabile e *ineliminabile*, salvo che per la
>> possibilita' di permettere scambi chimici (o elettrici, o ...); in
>> questo caso, oltre al lavoro elettrico (usabile per sollevare un peso),
>> il sistema puo' effettuare su un altro un lavoro chimico, che a sua
>> volta puo' essere recuperato, se tutte le trasformazioni sono
>> reversibili, per sollevare un peso riportando il secondo sistema allo
>> stato iniziale. Wikipedia.en dice giustamente: "free energy is turned
>> into external work, or captured as "chemical work"; a *misnomer* for the
>> free energy of another chemical process." E questo risponde anche al
>> dubbio di Soviet_Mario sul fatto che Vdp rappresenti un possibile lavoro.
>
> però non ho capito perché risponde ...

Per ora solo questo (a tutto il resto dammi tempo, devo prima capirlo e
poi pensarci):


Pensa a un cilindro diviso in due da un pistone che in realta' e' una
membrana osmotica.

Blocca il pistone, riempi le due meta' del cilindro con soluzioni saline
a concentrazioni diverse e alla stessa pressione, e chiudi ermeticamente.

La soluzione che diminuisce di pressione compie "lavoro chimico"
sull'altra, la cui pressione aumenta. I volumi restano invariati, hai
solo Vdp.

Non e' stato fatto nessun lavoro meccanico, ma il lavoro chimico lo puoi
recuperare accoppiando il pistone a un cavo, carrucola, peso, e poi
sbloccandolo.

Per questo Wikipedia.eng dice "chemical work [is] *misnomer* for the
free energy of another chemical process".


--
TRu-TS
Buon vento e cieli sereni
Received on Mon Sep 03 2012 - 23:42:41 CEST

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