Il 27/06/2018 11:11, Luigi Fortunati ha scritto:
> Tommaso Russo, Trieste martedì 26/06/2018 alle ore 18:35:04 ha scritto:
>>> E poiché la distanza AB giusta (hai detto) è una sola (<s>) per entrambi
>>> i gemelli, allora la velocità vA del raggio luminoso (valutata da A) è
>>> uguale a s/tA e, pertanto, è diversa dalla velocità vB del raggio
>>> luminoso valutata da B, che è uguale a s/tB.
>>
>> Se A e B fanno queste valutazioni sbagliano, perche' utilizzano una
>> procedura operativa di misura che richiede siano a riposo in un
>> riferimento inerziale, mentre il riferimento in cui sono a riposo NON
>> e' inerziale: gli oggetti in moto rettilineo uniforme vi curvano la
>> loro traiettoria, o accelerano, verso il basso.
>
> E' certamente vero che A e B non sono in un riferimento inerziale e,
> quindi, gli oggetti che vanno da A a B (e viceversa) certamente
> accelerano (che "curvino" mi pare un tantino opinabile).
Se viaggiano in verticale accelerano. Se la loro velocita' ha anche una
componente orizzontale, anche curvano.
> Ma cosa cambia?
"COSA CAMBIA"?
Cosa cambia fra un triangolo rettangolo e un triangolo equilatero?
Nulla: hanno entrambi tre lati e tre angoli, ne convieni?
Quindi, se il teorema di Pitagora vale per il primo, deve valere anche
per il secondo, no?
Eppure no: l^2+l^2 NON fa l^2.
Come mai?
Spiegalo tu.
--
TRu-TS
buon vento e cieli sereni
Received on Wed Jun 27 2018 - 22:55:56 CEST