CarloStudente <profdalcin_at_gmail.com> writes:
> Applicando le trasf. di Galileo le leggi di Maxwell cambiano la loro
> espressione. Questa frase si può trovare in testi delle superiori, ma
> resta abbastanza incomprensibile e misteriosa, vorrei sapere se può
> esistere una sua dimostrazione, o anche una giustificazione intuitiva,
> o "compatta" magari di un caso particolare, semplificato, accessibile
> ad un bravo alunno di liceo. Insomma qualcosa che ne faccia capire il
> senso.
Le equazioni di Maxwell prevedono, tra le altre cose, che un'onda
elettromagnetica nel vuoto si propaghi con velocità c, la quale è legata
in modo semplice alle quantità epsilon0 e mi0 che si misurano e
risultano le stesse in ogni sistema di riferimento inerziale. Quindi
la velocità di propagazione di una soluzione delle equazioni di maxwell
ad es. di tipo "onda piana" deve essere c in ogni sistema di riferimento
inerziale.
Sottoponendo l'onda elettromagnetica piana (che è una soluzione delle
equazioni di Maxwell) ad una opportuna trasformazione di Galileo
potrò ad esempio ottenere un'onda piana propagantesi a velocità c+v, che
dovrà essere soluzione di equazioni ottenute sottopendo alla corrispondente
trasformazione le equazioni di Maxwell. Queste equazioni non possono
essere le stesse equazioni di Maxwell in quanto la loro soluzione
(l'onda piana trasformata di velocità c+v) non è un'onda piana con
velocità c, e pertanto non possono avere la stessa espressione.
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IN EURO NULLA SALUS
F R E E A H E D
Received on Thu Jun 28 2018 - 13:58:08 CEST