Re: Istruzione

From: 3p <2g3m05_at_gmail.com>
Date: Tue, 20 May 2008 04:50:00 -0700 (PDT)

non conosco il tuo caso e nn mi interessa qui (non prenderla dunque
come una critica personale) ma in generale l'idea che uno studente
imputi totalmente al professore la mancata comprensione di una materia
non mi sembra una straordinaria manifestazione di maturit�. Se come
dici nessuno ha capito niente non c'� dubbio che qualcosa quel
professore sbagliava. Ma quando non capivi a lezione facevi delle
domande o ti limitavi a imprecare contro la sorte per la disgrazia di
quel corso, del quale, era ineluttabile, non avresti capito nulla? Non
voglio criticarti personalmente visto che tra l'altro anche a me �
capitato di avere professori decisamente negati per il mestiere che
facevano. E anch'io magari non capendo nulla di fronte a lavagnate
scarabocchiate in modo incomprensibile con indici e pedici che si
andavano accumulandosi come formichine in fondo alla lavagna mi facevo
un po' prendere dallo sconforto. Sono per� sempre stato un
attentissimo, assiduo, efficientissimo cacciatore di libri. Sfruttavo
la biblioteca al 100%. E quando trovavo un libro che entrava in
sintonia con me toccavo il cielo con un dito. In questo modo me la
sono sempre cavata anche per quei corsi per i quali nn ho potuto
frequentare le lezioni o per i quali le lezioni mi risultavano in gran
parte incomprensibili. Non sono mai stato particolarmente sveglio e
tranne qualche corso, non capire tutto a lezione per me � sempre stata
abbastanza la norma. Ma poi rivedendo, parlando coi compagni, ed
eventualmente chiedendo al professore, alla fine le cose si
chiarivano. Insomma secondo me il processo educativo non �
semplicemente una colata di conoscenza che viene travasata a lezione,
consiste in una complicatissima e intricata serie di fenomeni che non
possono e non devono essere arrestati da un eventuale "non ho capito
cosa ha detto". E parlando di gradi inferiori di istruzione mi sembra
che la situazione raggiunga livelli di bassezza davvero inenarrabili.
Io a volte do ripetizioni e ho notato che gli alunni lavativi (in che
altro modo definire alunni col 4 fisso privi di un quaderno?) nn sono
mai sfiorati dal dubbio che se nn sanno niente � perch� dovrebbero
ogni tanto aprire il libro. Fa un po' tristezza vedere ragazzi di
vent'anni far pagare ripetizioni ai genitori solo perch� qualcuno
controlli che facciano i compiti e gli ripeta ci� che avrebbero dovuto
ascoltare a lezione. Mi riesce difficile credere che i professori con
i quali hanno avuto a che fare nn abbiano spiegato loro che F=ma o che
la derivata di x � uno. Trovo odioso il moralismo verboseggiante, ma a
volte ho l'impressione che i giovani d'oggi (parlo come un vecchio :))
vivano in una specie di mondo tutto loro e si rifiutino di scendere
sul pianeta terra (con quali conseguenze per il futuro del paese nn lo
so). Forse anch'essi vittime di un sistema del quale nn colgo i
meccanismi (scuole sempre meno efficienti? famiglie menefregiste che
pensano di risolvere i problemi del figlio piantandogli in mano un 100
euro ogni tanto? O forse il problema � che non si viene educati al
rispetto, all'importanza, al fascino, alla bellezza del sapere? Meglio
guardare una delle solite barbose sit-com o giocare alla playstation
che aprire un libro?).

P.S. ripeto nn prenderla in modo personale, nn mi riferisco certo a te
(nemmeno ti conosco e nn mi permetteri cmq di giudicarti) ma ho solo
preso uno spunto per fare una riflessione, che nel finale � tra
l'altro sfociata in considerazioni di altro tipo.
Received on Tue May 20 2008 - 13:50:00 CEST

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