Re: Richiesta dimostrazione semplificata non Galileo-covarianza leggi Maxwell

From: Starnutus <corradomassa625_at_gmail.com>
Date: Wed, 4 Jul 2018 15:04:27 -0700 (PDT)

Il giorno mercoledì 4 luglio 2018 08:30:02 UTC+2, Wakinian Tanka ha scritto:
> Il giorno martedì 3 luglio 2018 23:00:03 UTC+2, Starnutus ha scritto:
> ...
> > Ora tieni presente che tutti, ***sia gli amici che i nemici ***, concordano
> > nel dire che:
> ...
> > (B) la quantità di moto è p = m*v / sqrt (1 - v^2 )

> No, questo non lo dicono "tutti".


Forse nella fretta di scrivere ti è sfuggito il fatto che con m* (cioè, m asteriscato) ho indicato quella che i fautori della massa relativistica chiamano massa propria, o massa di quiete, e che gli avversari della massa relativistica chiamano massa invariante o semplicemente massa.


Sai meglio di me che la ( 3 ) è l’ unica espressione corretta della quantità di moto in RR ed è accettata da _tutti_. Se usi la massa relativistica la (3) puoi scriverla nella forma p = m v dove m = massa senza asterisco = massa relativistica = m* / sqrt( 1 â€" v^2 / c^2 )

>Calcolami la qdm di un fotone o di altra >particella/corpo/sistema fisico che si muove >a v = c usando questa equazione che hai >scritto. 


Poiché m* = 0 e v = c risulta p = 0 / 0 = indeterminato, il che vuol dire (banalmente, ma non erroneamente) che il fotone ha una quantità di moto. E’ un risultato sbagliato? No, è solo indeterminato. Se poi vuoi il risultato determinato che come tutti sanno è
E / c , devi usare la E^2 = (m*c^2)^2 + (cp)^2 , formula che è vera a giudizio di tutti, oppure fare come dici qui sotto:

>Poi, come altro esercizio, calcola la qdm di >un fotone sapendo *solo* la sua massa >(che per te e' quella relativistica)
> e la sua energia usando E = mc^2. 


Da p = m v (con m = E/ c^2 , v = c) hai subito p = E / c. Naturalmente puoi usare anche la E^2 = (c^2 m* ) ^2 + ( c p )^2 con m* = 0.  

>Invece io, usando E^2 = (mc^2)^2 + (cp)^2, >sapendo m ed E posso trovare p in ogni >caso :-) 

(hai dimenticato l’asterisco su m).

E cosa impedisce a chi usa la massa relativistica di fare altrettanto? O di usare la
P = m v e la m = E / c^2? E’ forse obbligato a fermarsi alla ( 3 ) e al suo risultato indeterminato ?

Aggiungo che nella diatriba tra favorevoli e contrari alla massa rel. non intendo schierarmi. Il mio post era solo un commento critico alla ragione numero 1 che portavi contro la massa rel.
Bye
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Received on Thu Jul 05 2018 - 00:04:27 CEST

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