3p ha scritto:
(cut)
> se la b) � vera, gli esiti dell'esperimento sono sconcertanti come si
> dice (cause uguali ed effetti del tutto diversi, un elettrone finisce
> qui, l'altro la!). Ma
> 1) in che modo la a) implica la b)? E presa alla lettera la b) non �
> una assurdit�? Come possono due cose fisicamente esistenti essere
> identiche?
> 2) Non � ben noto che in natura accade spesso che piccole diffirenze
> nelle condizioni al contorno generano esiti del tutto diversi?
Sono assolutamente in sintonia con quanto qui dici.
> Ma tu conosci Selleri?
Sono stato in contatto con lui, e l'ho incontrato a Bari e Cesena, negli
anni novanta, partecipando a sue iniziative volte a rilanciare il
"realismo" in sintonia con le posizioni di Einstein sul dualismo
"onda-corpuscolo" (che egli recepiva e con le quali per� io non sono
d'accordo, avendo sviluppato un'altra ipotesi: in sostanza
Einstein-Selleri sostengono che un'unica particella viene trasportata
dall'onda � l'onda "fantasma", o "pilota" - laddove la funzione d'onda,
altrettanto realisticamente rispetto a quanto io propongo, � la
probabilit� classica di trovare quella particella in una data regione di
spazio, massima nella cresta e in fondovalle, nulla ai nodi).
> > Naturalmente se la soglia � invece superata, aumentando il numero di
> > particelle abili aumenteranno anche gli eventi di estrazione.
(cut)
> Mi sembra che ti consideri i picchi di quest'onda come le regioni dello
> spazio dove queste miniparticelle sono pi� dense e le valli dove sono
> meno dense, ma in quest'ottica che senso avrebbe parlare di
> interferenza distruttiva?
Naturalmente se consideriamo queste particelle come delle "palline dure"
l'interferenza non si pu� spiegare.
C'� un modo di concepirle per� che non � mai stato preso in
considerazione: il mese scorso avevo lanciato un thread (che non ha avuto
seguito) su questo.
Vi troverai i primi rudimenti:
http://www.newsland.it/nr/browse/it.scienza.fisica/15389.html
Nel seguito, se si fosse entrati nel merito della costruzione della
radiazione elettromagnetica, si sarebbe articolata l'ipotesi del
"potenziale intorno al punto geometrico", per giustificare il moto della
"particella" (traiettoria cicloidale) e nel contempo costruire quella che
ci appare come un'onda (con la possibilit� quindi dell'interferenza).
Per avere alcune risposte alle sacrosante domande che qui e nel seguito
poni devi andare nel mio sito
http://www.lucianobuggio.altervista.org
dove viene esposta, nei limiti delle mie capacit�, la mia proposta teorica
alternativa, naturalmente largamente incompleta per quanto riguarda la
struttura del "costituente", che chiedo di falsificare.
(cut)
> Ad ogni modo bisognerebbe analizzare bene il modello e farci conti,
> senza dubbio � una strada che � gi� stata percorsa innumerrevoli volte
> senza successo,..
Ripeto: non � mai stata presa in considerazione l'ipotesi che la
particella elementare sia "realmente" (e non solo per finzione
modellistica di comodo) un punto geometrico con intorno una non meglio
definita "densita" variabile dello spazio, n� l'ipotesi che questo oggetto
si muova descrivendo una traiettoria fatta di archi di cicloide.
E' una grave lacuna nella storia della ricerca teorica, e va colmata.
Bisogna falsificare questa teoria, prima di accettare le assurdit� cui ci
ha portato la fisica del Novecento, e con piacere vedo che tu sei sei
assai sensibile al problema.
Ciao.
Luciano
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad abuse_at_newsland.it
Received on Thu May 01 2008 - 08:36:00 CEST