Re: Errore nell'Halliday Resnick?

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Fri, 2 May 2008 14:21:18 +0200

"Michele Andreoli" <luogosano_at_gmail.com> wrote in message
news:48163675$0$35959$4fafbaef_at_reader2.news.tin.it...
> Bruno Cocciaro ebbe a scrivere:
>
> > La teoria newtoniana,
> > consentendo a un oggetto di viaggiare a qualunque velocita', produce
> > queste palesi violazioni del principio di causa e effetto".
> > C'e' veramente scritto cosi': "violazioni del principio di causa e
> > effetto"
> > :-(((.
>
> Nell'edizione V c'e' scritto invece "apparenti violazioni", invece
> che "palesi violazioni".
>
> Ora va meglio, no? "Apparente" �, non c'e' dubbio. Perche', se il
proiettile
> e' piu' veloce della luce, prima si vedrebbe il bersaglio cadere e poi si
> vedrebbe il killer che spara; in un ordine che, ammetterai, apparirebbe
> come insolito.

Beh si', come appare insolito l'ordine degli eventi in un filmato mandato al
contrario. Ma l'osservazione di un filmato mandato al contrario non avrebbe
niente a che fare con violazioni (apparenti o palesi che siano) del
principio di causa ed effetto.
La causa *e'* precedente l'effetto. Il fatto che la causa, sotto opportune
condizioni, possa apparire successiva all'effetto non costituisce alcun
problema.
Naturalmente si pone la questione di dare significato alle parole "essere
precedente". Su questo punto personalmente ho delle idee precise che non mi
pare siano accettate in maniera diffusa (permane comunque il fatto che io
ritenga che la maniera corretta di vedere la questione sia quella che
sostengo io), ma quello che mi pare si possa dire senza timore di smentita
e' che, in relativita', la proposizione
"l'evento A precede l'evento B"
*non significa*
"in un certo punto l'evento A viene osservato prima dell'evento B".

Quindi, per rispondere alla tua domanda, "apparenti violazioni" va
certamente meglio di "palesi violazioni" (andrebbe anche visto l'originale
delle diverse versioni; puo' anche darsi che un po' di casino sia dovuto al
traduttore). Permane comunque il fatto che tutto il discorso non c'entra con
la relativita' la quale, sulla base dell'esempio riportato in quelle pagine
dall'Halliday, non puo' certo rivendicare alcun primato sulla teoria
newtoniana.

Il discorso che fa Einstein nel 1907 (quello che io ritengo sbagliato) per
"dimostrare" l'impossibilita' dei segnali superluminali, non ha *niente* a
che fare con il discorso che fa l'Halliday.

> > La didascalia della figura [...] Questa
> > inconsistenza logica dimostra che i corpi non possono superare la
> > velocita' della luce".
> > E anche qua non posso non sottolineare. C'e' veramente scritto
> > "inconsistenza logica" !!!
>
> Nell'edizione V c'e' invece scritto "questi assurdi logici depongono
contro
> la possibilita' di accelerare particelle a velocita' superiori a quelle
> della luce".
>
> L'uso del termine "deporre" e' una vera furbata. Se nell'edizione IV il
> tutto aveva un tono perentorio, nella V edizione sembra piu' un processo
> indiziario, con testimoni che depongono, e con un verdetto tutto ancora da
> scrivere :-)

Anche qua, "depongono contro la possibilita' [...]" e' meglio di "dimostra
che [...]", ed e' meglio perche' e' meno forte. Permane comunque il fatto
che il discorso sia sbagliato. Ed e' sbagliato perche' l'esempio portato
dall'Halliday non mostra alcun "assurdo logico".

Fra l'altro, e' notevole il fatto che Einstein nel 1907 conclude
sottolineando che "dal punto di vista logico" sarebbe corretto sostenere la
possibilita' di segnali superluminali, pero' si incasina nell'assumere
l'ordine temporale degli eventi (ordine da lui stabilito convenzionalmente)
come legato all'ordine causa-effetto. A seguito di tale assunzione, nonche'
di considerazioni del tutto diverse da quelle che fa Halliday nel passo in
questione, ritiene che si debba rigettare l'ipotesi di esistenza di segnali
superluminali. L'origine dell'incasinamento e', secondo il mio punto di
vista, nella visione epistemologica che aveva Einstein.
Cioe', buttandola sul filosofico, si potrebbe anche accettare quanto
sostenuto da Einstein nel 1907. O meglio, si sarebbe potuto accettare nel
1907. Oggi, essendosi chiusa la questione sulla convenzionalita' della
simultaneita', quel discorso non si puo' piu' accettare. Non solo, si
dovrebbe anche sottolineare che quella visione epistemologica, essendosi
mostrata alla prova dei fatti come l'origine di una tesi sbagliata, mostra
delle falle. E' proprio questo punto che ho provato a sviluppare lo scorso
Agosto in un post dal titolo "Figuriamoci quando la definizione operativa
nemmeno c'e'".

> A parte tutto, come corregeresti le due parti incriminate? Voglio dire:
> quali parole sostituiresti?

Secondo me e' impossibile correggere quella pagina. Ritengo che quella
pagina andrebbe semplicemente cancellata in quanto i discorsi fatti li' non
hanno niente a che fare con la relativita' (e, come detto, non mostrano
alcun primato della relativita' sulla teoria newtoniana ne' alcun assurdo
logico).

> Michele

Ciao.
-- 
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Fri May 02 2008 - 14:21:18 CEST

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