On 11 Apr, 13:52, Valter Moretti <vmoret..._at_hotmail.com> wrote:
> On Apr 10, 8:51 pm, Elio Fabri <elio.fa..._at_tiscali.it> wrote:
>
>
>
>
>
> > 3p ha scritto:> il problema della massa relativistica forse � un po' borderline.
> > > Appurato che la massa relativistica � stata del tutto superata e ormai
> > > � un approccio obsoleto, mi chiedo per� da che parte vada messa. Dalla
> > > parte delle teorie pi� semplici ma meno vere che vale la pena di
> > > studiare e che offrono comunque gratificazioni (essendo cmq a loro
> > > modo pervase di bellezza e verit�), o dalla parte delle cose
> > > perfettamente inutili da eliminare dalle trattazioni non
> > > sufficientemente avanzate, le quali devono semplicemente rinunciare a
> > > esporre il problema. Quale delle due?
>
> > Secondo me sei fuori strada.
>
> > Primo: non si puo' parlare in questo caso di "teoria".
> > Secondo: non e' che la m.r. sia superata: non e' mai stata un concetto
> > coerente.
> > Terzo: non ci vedo nessuna bellezza, soltanto incoerenza logico.
>
> > --
> > Elio Fabri
>
> Ciao Elio, sono sostanzialmente d'accordo con te. Secondo me la
> nozione di massa relativistica non serve a niente e confonde le idee a
> chi e' alle prime armi con la relativita' (poi uno se ne libera
> naturalmente come ha fatto la maggior parte di noi), ma non direi che
> abbia qualche incoerenza logica.
io qualche incoerenza in effetti ce la vedo, ma _*ESATTAMENTE*_ lo
stesso tipo di incoerenza che incontro in cinematica, e della quale ho
la sensazione che non mi posso liberare fino a quando non capisco che
cosa misurano anche gli osservatori non inerziali, se no non posso
capire che cosa rappresentano fisicamente le equazioni che utilizzo n�
capire gli esiti di tutti gli esperimenti. Io nella massa
relativistica ci vedo esattamente gli stessi problemi che ci vedo
nelle trasformazioni di Lorentz, n� pi� n� meno. Forse non proprio
incoerenza (l'emergere di autocontraddizioni e/o di contrasti con gli
esperimenti non ce li vedo, per quel pochissimo che mi � capitato di
calcolare) ma una totale mancanza di comprensione del significato
delle equazioni si. So che se sistemo un reticolo di orologi nello
spazio (sono a riposo con me e posso misurare le distanze con regoli
senza problemi (o quasi, qualcosa lo postulo anche li)) e poi lancio
un lampo di luce di sincronizzazione e postulo che tutti gli
osservatori in moto relativo sincronizzino il loro reticolo posutlando
che la velocit� della luce sia costante, allora vengono fuori le
trasformazioni di Lorentz, viene fuori che se ciascuno misura
l'intervallo spazio-temporale ottiene lo stesso numero, viene fuori di
tutto. Ma quel postulato "la velocit� della luce � lo stesso per tutti
gli osservatori inerziali" giuro che non riesco a capirlo. E' solo un
modo di sincronizzare gli orologi o che altro? No, ho la sensazione
che voi, con la vostra potente visione geometrica, riuscite a vedere
questo postulato come un riflesso della struttura dello spaziotempo.
Ho grossi problemi a interpretare la cinematica. Usando la massa
relativistica (il cui andamento pu� in effetti essere dedotto a
partire solo da un terzo postulato, del quale per� devo imparare a
fare a meno usando il vostro approccio con la spazio
quadridimensionale lorentziano: "la massa (intesa come quello scalare
associato a un corpo tale che moltiplicandolo per la velocit� si
ottiene un vettore che si conserva) dipende dalla velocit� relativa
tra il corpo e l'osservatore", e ammetto che un postulato del genere
mi sembra un po' una assurdit�) mi trovo di fronte a problemi
analoghi. Cmq non ha senso che studi la massa relativistica prima di
aver capito in modo pi� profondo la cinematica, so risolvere i
problemi e dimostrare le cose. Ma non sento assolutamente di averla
capita.
Received on Sat Apr 12 2008 - 10:44:38 CEST
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