Re: Per fisici matematici: forme differenziali, dx,dy etc

From: Pangloss <marco.kpro_at_tin.it>
Date: 12 Feb 2008 14:37:05 GMT

[it.scienza.fisica 11 feb 2008] Valter Moretti ha scritto:

> df|_p = somma_i _at_f/_at_x^i|_p dx^i
> ......

Pur condividendo tutto cio' che hai scritto, condivido anche i dubbi di
Scarabeo: il rapporto di parentela tra i differenziali tradizionali e le
1-forme della geometria differenziale andrebbe chiarito in modo esplicito,
visto che si tende a scivolare da un'interpretazione del df all'altra.

> Dal punto di vista intuitivo sarebbe molto meglio introdurre prima lo
> spazio cotangente dei dx^k, notando che quello che si usa nel
> maneggiare i dx^i e' solo la loro legge di trasformazione lineare che
> deriva dal trascurare i termini non lineari. Formalmente, questa legge
> di trasformazione, quando si lavora con trasformazioni di coordinate
> inveribili e bidifferenziabili, implica che i dx^i si possano pensare
> come basi vettoriali di oggetti astratti (basi proprio perche' la
> legge lineare di trasformazione ha determinante non nullo!). Una
> volta notato questo si potrebbe introdurre lo spazio tangente, quello
> generato dai _at_/_at_x^k come il duale dello spazio generato dai dx^i.
> Solo a questo punto uno potrebbe notare che i vettori dello spazio
> tangente si possono anche interpretare come le componenti di vettori
> tangenti a curve. Nella realta' si procede in senso inverso...

Mi interessa questa trovata di definire prima lo spazio cotangente e dopo
lo spazio (coco)tangente. E' un'idea tua?
Tanto per cominciare, data una varieta' differenziale, come definiresti
_esattamente_ lo spazio cotangente in un punto P?

-- 
     Elio Proietti
     Valgioie (TO)
        
Received on Tue Feb 12 2008 - 15:37:05 CET

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