Re: Costante di struttura fine

From: luciano buggio <buggiol_at_libero.it>
Date: Fri, 11 Jan 2008 10:08:12 +0100

Michele Falzone ha scritto:

>
> Ma perch� pur avendo imbroccato una strada formalmente corretta,
> concettualmente � sbagliata, infatti la particella elementare realmente
> non � un punto materiale, ma tutto lo spazio circostante coinvolto alla
> vibrazione, infatti quando parliamo delle traiettorie di una particella
> elementare, trascuriamo il fatto che quella traiettoria � realmente la
> somma delle infinite traiettorie possibili, visto che la particella stesa
> � composta di tutto lo spazio circostante.

E' intrigante quest'idea della particella elementare dimensionata come
tutto lo spazio, e forse qui sta la chiave per la soluzione del problema
della compatibilit� tra la concezione corpuscolare (la particella
localizzata che segue una traiettoria ben definita) e quella di un etere
che apperentemente permette solo l'esistenza di entit� in forma di
perturbazione di un mezzo.
Per� ancora non capisco come meccanicamente ci� sia possibile, e vorrei
che tu me lo spiegassi in termini qualitativi: certo la quadratura dei
conti per quanto riguarda le predizioni quantitative cui tu ti riferisci �
importante, ma mi interessa di pi� la composizione dei concetti
fondamentali che permettono l'intuizione nello sapzio e nel tempo
ordinari, nel lodevole tentativo di restituire realismo e comprensibilit�
alla fisica.

Dunque, vorrei sapere se per te le particelle elementari sono
esclusivamente quelle dell'etere, nel senso che le particelle della Fisica
Standard sono per te solo "fenomeni", cio� modi di aggregazione o di moto
di questi costituenti ultimi che riemporebbero tuto lo spazio: insomma,
per te "esiste" solo l'etere e tutto il resto � (come direbbe
Wittgenstein) "accadimento"?
Se le cose stanno cos�, come � possibile organizzare il moto, la
vibrazione, la densit�, o quel che vuoi, di questi costituenti ultimi in
modo da produrre qualcosa (una "perturbazione", con queste premesse, e
quindi non con traslazione di "materia") localizzata, che segue una
traiettoria nel senso in cui si d� una traiettoria ad un punto materiale,
ad un corpuscolo?
La componente "di taglio" della vibrazione, di cui tanto tu parli, ha in
ci� importanza? O forse � determinante la risultante costruttiva di
interferenze di onde su tutto lo spazio? Ma come?
L'unica analogia a cui riesco a pensare, suggerita dalla dinamica dei
fluidi, � quella di una tromba d'aria, il cui centro � localizzato (pur
essendo l'oggetto esteso in teoria all'infinito, a coinvolgere tutta
l'atmosfera) e si sposta seguendo una traiettoria: a condizione per� che
la tromba d'aria, spostandosi, coinvolga sempre nuove molecole d'aria (non
sia cio� come il vento), e devo dire che non lo so (a te, a questo
proposito, cosa risulta?)

Ciao.
Luciano


> Ciao




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Received on Fri Jan 11 2008 - 10:08:12 CET

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