Re: Costante di struttura fine

From: Michele Falzone <falzonemichele_at_libero.it>
Date: Fri, 11 Jan 2008 17:52:32 +0100

luciano buggio ha scritto:

> Michele Falzone ha scritto:

> >
> > Ma perch� pur avendo imbroccato una strada formalmente corretta,
> > concettualmente � sbagliata, infatti la particella elementare realmente
> > non � un punto materiale, ma tutto lo spazio circostante coinvolto alla
> > vibrazione, infatti quando parliamo delle traiettorie di una particella
> > elementare, trascuriamo il fatto che quella traiettoria � realmente la
> > somma delle infinite traiettorie possibili, visto che la particella stesa
> > � composta di tutto lo spazio circostante.

> E' intrigante quest'idea della particella elementare dimensionata come
> tutto lo spazio, e forse qui sta la chiave per la soluzione del problema
> della compatibilit� tra la concezione corpuscolare (la particella
> localizzata che segue una traiettoria ben definita) e quella di un etere
> che apperentemente permette solo l'esistenza di entit� in forma di
> perturbazione di un mezzo.
> Per� ancora non capisco come meccanicamente ci� sia possibile, e vorrei
> che tu me lo spiegassi in termini qualitativi: certo la quadratura dei
> conti per quanto riguarda le predizioni quantitative cui tu ti riferisci �
> importante, ma mi interessa di pi� la composizione dei concetti
> fondamentali che permettono l'intuizione nello sapzio e nel tempo
> ordinari, nel lodevole tentativo di restituire realismo e comprensibilit�
> alla fisica.

Immagina per semplicit� una corda vibrante reale di lunghezza L "Anche
l'etere � un fluido reale", pertanto ogni oscillazione perde una certa
quantit� di moto, come per l'onda stabile da me descritta in
www.nuovaricerca.org , per potere continuare ad oscillare, deve integrare
la quantit� di moto persa durante un periodo.
Nel caso della molla i modi di oscillazione sono vincolati dalla
lunghezza, e devono avere lunghezza d'onda un multiplo intero della
lunghezza della molla, nel caso da me descritto il vincolo � che l'onda di
taglio sulla superficie della sfera si deve ritrovare in fase con l'onda
di pressione che proviene dal centro, quindi � permesso un solo modo di
vibrare, vedi avanti.
Ma deve essere integrata la quantit� di moto persa durante una
oscillazione come nel caso della molla reale.
Cerca di seguire questo punto visto che � molto importante; ad una molla
come puoi dare quantit� di moto? Sicuramente colpendo la molla con una
massa avente una cera quantit� di moto, ma anche con una popolazione di
masse avente la stessa quantit� di moto complessiva.
Come puoi capire nel caso di una corda vibrante, per integrare la quantit�
di moto perduta, le masse possono colpire la molla lungo tutta la corda
vibrante, nel caso di membrana vibrante lungo tutta la superficie della
membrana, ma se siamo in presenza di spazio vibrante la massa con la sua
quantit� di moto pu� essere distribuita in tutto lo spazio, e proprio da
questo dovrebbe nascere l'indeterminazione spaziale della particella.

Quando un fluido � in quiete anche se statisticamente si crea l'evento da
me descritto, essendo il mezzo dissipativo l'evento non � stabile visto
che si va smorzando ogni periodo, ma se nel fluido vi � un gradiente di
velocit� si creeranno dei microvortici, ovvero l'effetto da me descritto,
e se il gradiente � stabile "Vortice stabile " i microvortici saranno
stabili.

> Dunque, vorrei sapere se per te le particelle elementari sono
> esclusivamente quelle dell'etere, nel senso che le particelle della Fisica
> Standard sono per te solo "fenomeni", cio� modi di aggregazione o di moto
> di questi costituenti ultimi che riemporebbero tuto lo spazio: insomma,
> per te "esiste" solo l'etere e tutto il resto � (come direbbe
> Wittgenstein) "accadimento"?

Come vedi io parlo solo di particelle elementari di etere, quando parlo di
particella di massa dell'elettrone con la sua quantit� di moto che crea la
portata di massa dalla superficie chiusa, io mi riferisco a una
popolazione di particelle di etere di pari quantit� di moto. La
particella pertanto � l'accadimento, come tu lo chiami.

> Se le cose stanno cos�, come � possibile organizzare il moto, la
> vibrazione, la densit�, o quel che vuoi, di questi costituenti ultimi in
> modo da produrre qualcosa (una "perturbazione", con queste premesse, e
> quindi non con traslazione di "materia") localizzata, che segue una
> traiettoria nel senso in cui si d� una traiettoria ad un punto materiale,
> ad un corpuscolo?

La perturbazione � sempre associata a chi la crea, ossia mediamente alla
popolazione di particelle con la loro quantit� di moto, ma � la
perturbazione che ti crea l'effetto attrattivo o repulsivo che si nota tra
le cariche

> La componente "di taglio" della vibrazione, di cui tanto tu parli, ha in
> ci� importanza? O forse � determinante la risultante costruttiva di
> interferenze di onde su tutto lo spazio? Ma come?
> L'unica analogia a cui riesco a pensare, suggerita dalla dinamica dei
> fluidi, � quella di una tromba d'aria, il cui centro � localizzato (pur
> essendo l'oggetto esteso in teoria all'infinito, a coinvolgere tutta
> l'atmosfera) e si sposta seguendo una traiettoria: a condizione per� che
> la tromba d'aria, spostandosi, coinvolga sempre nuove molecole d'aria (non
> sia cio� come il vento), e devo dire che non lo so (a te, a questo
> proposito, cosa risulta?)

Immagina una sfera di raggio R e spessore dR, questa � una membrana e
pertanto pu� vibrare in vari modi esattamente come una corda
http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=1503 . Ora immagina
che stiamo parlando di un solido, dove ti � pi� famigliare lo sforzo di
taglio, questa pu� vibrare sia con onde di taglio o con onde di pressione
http://scienzapertutti.lnf.infn.it/P7/pag2.html nel nostro caso immagina
con onda di taglio.
In generale tutti i modi sono possibili, ma se quella sfera nel sui
interno � piena e considera una congiungente tra il centro e un punto
della superficie, questa pu� essere considerata come una molla che pu�
oscillare a pressione, ma per essere l'oscillazione stabile le due onde
dopo un periodo devono trovarsi in fase, questa condizione per una massa
fa si che non tutte le oscillazioni sono possibili, ma solo una. Se al
posto della massa consideri un fluido � la stessa cosa, l'unica differenza
che in un fluido le onde di taglio si attenuano velocemente.

> Ciao.
> Luciano

Sperando di esserti stato di aiuto

Ciao
Michele











-- 
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito 
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad abuse_at_newsland.it
Received on Fri Jan 11 2008 - 17:52:32 CET

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Wed Sep 18 2024 - 05:10:23 CEST