Re: Una curiosità che ho sempre avuto
On 8 Dic, 23:15, Joshua <undisclo..._at_fasullo.it> wrote:
[...]
> Mi pare anche che sia ormai assodato che la materia modifica la distribuzione
> del campo di particelle virtuali attorno a s�: basta vedere p.es. il fatto
> che la vita media di uno stato eccitato di uno ione � influenzata dal suo
> passaggio in una camera risonante _vuota_. (In pratica, se in una cavit�
> laser viene fatto passare un solo atomo di mezzo attivo per volta, si
> osserva comunque emissione stimolata. Ma soprattutto, anche IL PRIMO ATOMO
> a passare � "invogliato" a decadere pi� che se fosse nel vuoto, anche se
> non c'� campo nella camera!).
Me lo potresti, gentilmente, spiegare meglio questo effetto? Vuoi dire
che la cavit� risonante seleziona fotoni virtuali dell'energia uguale
alla transizione dell'atomo?
> In alcuni libri di testo si dice abbastanza chiaramente che ci� che per
> comodit� chiamiamo "emissione spontanea" in ottica � in realt� un'emissione
> stimolata da un fotone virtuale (e pur essendo il campo virtuale
> intensissimo l'accoppiamento di questo con gli atomi reali � minimo, da cui
> le vite medie che osserviamo). Si parla anche di "polarizzazione del
> vuoto", ovvero che le coppie e+/e- virtuali si comportino in modo vagamente
> simile ad un dielettrico neutro rispetto alle cariche "stabili e reali".
[...]
> E c'� per caso la _vaga possibilit�_ che dal calcolo dell'azione di quel
> campo su un elettrone o su un fotone si possa ricavare qualcosa riguardo al
> classico esperimento di diffrazione?
Ma allora mi sembrerebbe che la figura di diffrazione o d'interferenza
dovesse dipendere anche dalla carica elettrica della particella,
invece che solo dalla sua quantit� di moto.
> Soprattutto perch� il modo in cui viene solitamente presentata la questione
> della dualit� onda-particella assume che nel sistema sperimentale esistano
> la sorgente, lo schermo, la particella e nient'altro. Anche nei testi
> universitari pochi resistono alla tentazione di fare il solito esempio "se
> spari con una mitragliatrice ad un muro con due buchi, non osservi nessuna
> diffrazione". Certamente l'esempio � molto ben calzante se intorno al muro
> non c'� nulla, ma se inizio a dire che tutto � immerso in gelatina
> balistica (il campo virtuale) e che l'esistenza del muro ne altera la
> densit� secondo una qualche funzione simmetrica, l'idea che possa esistere
> una diffrazione dei proiettili non appare pi� COSI' TANTO assurda ;)
Spiegamelo meglio: in che modo un campo simmetrico potrebbe
determinare una figura d'interferenza?
Ciao.
Alberto.
Received on Mon Dec 10 2007 - 13:44:33 CET
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